Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

«Il Consiglio è stato umiliato da Giagoni»

Fonte: La Nuova Sardegna
5 marzo 2010

VENERDÌ, 05 MARZO 2010

Pagina 2 - Cagliari

Ninni Depau (Pd) protesta formalmente col sindaco per «l’atteggiamento minaccioso e allusivo» dell’assessore


Tutto era nato da un’interrogazione sui problemi irrisolti della gestione dei rifiuti



La questione-proroghe e i costi del bando oggetto dello scontro

CAGLIARI. Le due ultime sedute del consiglio comunale «hanno rappresentato uno dei momenti più bassi di questa consiliatura», lo denuncia Ninni Depau (capo gruppo pd in consiglio comunale) in una lettera al sindaco Emilio Floris e al presidente del Consiglio Sandro Corsini.
Sotto accusa «l’atteggiamento minaccioso, provocatorio e allusivo tenuto» dall’assessore Giovanni Giagoni (Servizi tecnologici) «nei confronti del consiglio comunale e, in particolare, verso alcuni consiglieri sia della maggioranza che dell’opposizione». L’altro ieri Depau, Andrea Scano (Pd) e Paolo Casu (Udc) avevano chiesto di poter rispondere «per fatto personale». Una domanda che viene fatta quando ci si sente offesi dalle affermazioni di qualcuno. In questo caso sarebbero state le parole dell’assessore Giagoni.
Oggetto della discorsia: la questione dei rifiuti. Nelle settimane scorse il centrosinistra aveva presentato un dossier alla Corte dei conti e alla Procura della Repubblica in cui si sottolineano le continue proroghe (sette) che ha avuto il servizio in questi ultimi anni, il costo del bando per l’appalto (su cui sta già indagando la Procura) e gli alti costi del servizio per i cittadini. Inoltre tre giorni fa era in discussione anche un’interrogazione (Paolo Casu e Ettore Businco, primi firmatari) in cui venivano sottolineati gli stessi problemi.
Sullo sfondo, va ricordato, c’è un settore quello dei rifiuti che vede Cagliari ancora in ritardo (pur con passi in avanti) sulla raccolta differenziata e difficoltà storiche nella gestione del comparto. C’era stato il fallimento dell’ipotesi di società mista (la Sam) in quanto alcuni errori materiali nell’istruttoria dell’appalto (per il partner del Comune) hanno portato a una serie di esposti e contro esposti sino all’annullamento. Ora è ancora in preparazione quello che viene definito il mega appalto: 390 milioni di euro per nove anni di gestione.
E infine, il litigio in consiglio comunale. (r.p.)