Peggio di così proprio non poteva essere archiviato questo secondo scorcio di campionato, prima della sosta per gli impegni della Nazionale di Lippi. Al Cagliari di Massimiliano Allegri non è riuscita l’impresa di centrare il terzo successo di fila, dopo quelli ottenuti fuori casa a Bari e Parma, ma è arrivato il terzo stop consecutivo sul terreno amico. Il tecnico rossoblù, così come il presidente, non è andato su tutte le furie solo perché la squadra ha perso per un eccesso di generosità, nel tentativo di vincere a tutti i costi dopo il pareggio del Chievo che aveva di poco seguito il gol dell’iniziale vantaggio rossoblù realizzato da Matri.
La troppa frenesia, però, ha avuto l’effetto esattamente contrario ed ha portato ad una sconfitta, forse immeritata, rimediata contro una squadra abile a controllare gli attacchi disordinati dei padroni di casa per poi pungere in contropiede. Nella ripresa, infatti, è arrivato il gol partita sempre di Marcolini che, dopo aver siglato il pareggio con un destro potente dai trenta metri, ha fatto il bis sfruttando nel migliore dei modi una ripartenza della sua squadra.
Un risultato scomodo il 2 a 1 subito che costringerà mister Allegri a far lavorare ancora di più i suoi ragazzi soprattutto sul piano della gestione dei vari momenti della gara. Non sempre, infatti, si possono trovare spazi a disposizione per segnare e, anche quando questi non ci sono, il Cagliari deve essere bravo a non lasciarsi andare ad attacchi sconsiderati che rischiano di portare a momenti di autentica follia. L’errore si era già visto contro l’Inter e si è ripetuto domenica contro il Chiavo che ha ringraziato ad ha portato via, così come avevano fatto i nerazzurri e il Siena, i tre punti dallo stadio cagliaritano.
Le due settimane di lavoro senza campionato, consentiranno a Massimiliano Allegri di riordinare le idee dei suoi e cercare di riproporre, nella sfida di Catania, il solito Cagliari, attento, ordinato e combattivo, alla ricerca dei punti persi al Sant’Elia.
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