Spiritualità e medianità sono le parole chiave con le quali ha inizio la prima edizione del Festival di poesia Per certi versi, la due giorni organizzata dall’Associazione culturale “Il Grimorio delle arti”, con la collaborazione della compagnia teatrale “Il Crogiuolo” e della Libreria Murru. Sabato 16 e domenica 17 gennaio, nella Fucina Teatro Ex Vetreria di Pirri (via Italia, 63), dieci ospiti, tra poeti e intellettuali provenienti da tutta la Penisola, porteranno a Cagliari la loro esperienza poetica confrontandosi su temi ancestrali, ma al contempo di grande attualità.
Sabato pomeriggio, dalle 16, il sipario si alza su “Poesia e spiritualità”. In questa prima parte, attraverso l’esperienza di poeti di diverso credo, s’intende recuperare quelle radici comuni che trovano nella poesia la loro preghiera. Spetterà alla marchigiana Franca Mancinelli aprire i lavori partendo dalle origini primitive del linguaggio poetico; di seguito la nota voce bresciana di Franca Grisoni, rileggerà in chiave personale il Cantico dei Cantici. Andrea Ponso, insigne esegeta, si occuperà di mistagogia, ovvero del lirismo che introduce ai misteri della realtà sacra. Il gesuita Gabriele Semino traccerà, invece, un ritratto di Etty Hillesum, l’intensa scrittrice ebrea olandese morta ad Auschwitz. Boucar Wade, giovane poeta senegalese, di religione islamica e cagliaritano d’adozione, con la sua opera testimonierà un deciso messaggio di pace e coesione tra culture. Concluderà la prima giornata il bolognese Gianfranco Bertagni, studioso di filosofie orientali, il cui percorso esplorerà una certa spiritualità nella poesia oltre le appartenenze dottrinali.
Domenica mattina, dalle 10, il dibattito si sposterà su “Poesia e medianità”: «Un accostamento che può apparire azzardato – spiega Valentina Neri, la scrittrice cagliaritana che ha curato il palinsesto insieme a Rossana Abis, Francesca Demuru e Rita Atzeri – perché comunemente la parola “medianità” ha assunto delle accezioni negative, suscitando spesso sentimenti ostili. Eppure da sempre il poeta è un profeta, capace di anticipare il divenire dei mondi. Ed è proprio la figura del poeta come medium, come punto d’incontro tra visibile e invisibile, che andremo a scandagliare, da Omero alla Dickinson». La mattinata comincerà con l’excursus di Vito Bonito sulle scritture autistiche di Artaud e indagherà la straordinaria camera acustica edificata da Pascoli per accogliere la lingua dell’aldilà. Il poeta pluripremiato Silvio Raffo commenterà alcune liriche di Emily Dickinson, nelle quali la morte viene descritta per la prima volta come esperienza vissuta, come «cronaca del trapasso». Bertagni poi approfondirà la possessione poetica nel simbolista Elémire Zolla e il giovane critico Diego Conticello confronterà la Sicilia nei versi esoterici di Lucio Piccolo, cugino di Tomasi di Lampedusa, con l’isolamento pseudo- medianico del milanese Bartolo Cattafi. Infine resteranno solo le note del musicista Andrea Andrillo, che proporrà alcuni arrangiamenti, tratti dalle visioni di William Blacke e dalle ballate soprannaturali dell’irlandese Yeats, con cui si è fatto apprezzare in Canada e negli Stati Uniti. A moderare gli incontri sarà lo scrittore e saggista Gianni Marilotti (Premio Calvino 2003).
Sabato 16 gennaio, ore 16, “Poesia e spiritualità”
Domenica 17, ore 10, “Poesia e medianità”
Fucina Teatro Ex Vetreria - via Italia 63 Cagliari-Pirri
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