Il nuovo modo di concepire l'alimentazione nell'ambito delle mense scolastiche sarà effettivo da giovedì 7 gennaio 2016. L'innovazione del servizio di ristorazione comprende la distribuzione di prodotti freschi e locali, una gamma di menù maggiormente variegata e un'attenzione particolare al rispetto ambientale grazie all'eliminazione di prodotti monouso come le posate e i piatti di plastica. Assieme al riguardo verso l'impatto ambientale e alla genuinità dei prodotti, il nuovo servizio di ristorazione “verde”, prevede inoltre un maggiore coinvolgimento dei genitori e il mantenimento delle tariffe attuali.

Il rinnovamento del settore alimentare scolastico è stato “orgogliosamente” presentato da Enrica Puggioni, assessore alla cultura, questa mattina al Municipio di Cagliari. All'incontro con gli organi di informazione erano presenti assieme alla Puggioni anche Francesca Ghirra, presidente della commissione cultura e Davide Carta, consigliere comunale e capogruppo del PD.

L'iniziativa “Mensa Verde”, in linea con i canoni di sostenibilità ambientale del Consiglio comunale, servirà 36 istituti scolastici. Oltre alle scuole già coinvolte nell'innovazione, è in corso un piano di estensione  del servizio a tutte i presidi scolastici i cui contratti di affidamento del servizio sono in prossima scadenza.
                                                                                                                                                                                                 
Il costo dell'appalto della durata di 4 anni, ammonta a 3.049.170 euro annui e nonostante il nuovo servizio comporti delle spese maggiori, le tariffe del servizio mensa resteranno invariate.
A garanzia della genuinità dei prodotti locali, gli alimenti distribuiti saranno garantiti dai marchi 'DOP' (Denominazione di Origine Protetta) e 'IGP' (Indicazione Geografica Protetta). I due marchi certificano rispettivamente, la provenienza dei prodotti alimentari da una zona geografica delimitata e attestano che la stessa originarietà sia una garanzia di qualità.
Prodotti isolani quindi, resi appetibili da un menù più vasto, “organizzato su nove settimane anzi che su cinque” ha spiegato Enrica Puggioni, per assicurare la rotazione e la stagionalità dei prodotti. Oltre alla variegata proposta di menù, a fare gola ai giovani avventori delle mense, sarà anche la personalizzazione dell'offerta alimentare, preparata per far fronte alle esigenze dei diversi destinatari. Menù vegani e vegetariani “risponderanno alle nuove problematiche legate all'alimentazione” ha aggiunto Francesca Ghirra, annunciando anche la programmazione di giornate etno-gastronomiche. Giornate a tema, nelle quali verrà impiegato il cibo come strumento di integrazione e conoscenza multiculturale.
L'Assessore e la Presidente hanno sottolineato che l'iniziativa 'Mensa Verde' rappresenta solamente uno degli interventi in corso per una riqualificazione a trecentosessanta gradi dei presidi scolastici.
Assieme alla qualità dei prodotti e alla diversificazione dell'offerta convittuale, il nuovo concetto di mensa ha previsto un occhio di riguardo anche all'insonorizzazione degli ambienti mensa e all'impiego responsabile dell'acqua proveniente dal servizio idrico cittadino. Acqua, ha garantito Davide Carta, “sicura e soggetta a controlli organolettici”. Il Capogruppo del PD si è rivolto ai giornalisti spiegando la natura del bando “orientato alla qualità dei prodotti alimentari e al rispetto dell'ambiente”, ma non solo.
Il nuovo concetto di mensa eco sostenibile favorisce le imprese locali e riduce la produzione di rifiuti e sprechi. Oltre ai tagli al consumo di plastica, è stata predisposta la destinazione delle porzioni in eccedenza ad associazioni di volontariato e il riciclo degli scarti alimentari ai canili.