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Il rifugio antiaereo dei Giardini Pubblici diventa spazio culturale

Autore: Marta Melas,
11 dicembre 2015, 13:47
Domenica 13 dicembre inaugura CARTEƆ – Cava Arte Contemporanea con Maria Papadimitrou

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Apre domenica prossima il nuovo spazio museale dedicato al contemporaneo nelle cavità dei Giardini Pubblici adiacente alla Galleria Comunale d'Arte. Appuntamento domenica 13 dicembre 2015 con la performance-installazione dell'artista greca Maria Papadimitrou, dedicata a Gramsci e alle sue poesie dal carcere. Lo spazio culturale, che diventerà epicentro delle produzioni e delle residenze artistiche, sarà aperto al pubblico tutti i giorni.

L'invito a visitare il percorso sotterraneo, parte integrante dei Musei Civici, arriva direttamente dal sindaco Massimo Zedda, nel corso della conferenza stampa di questa mattina. Il primo cittadino ha spiegato come le cavità siano “Luoghi simbolici della città anche per la storia, in relazione alle vicende della seconda Guerra Mondiale. Il viale dove si trova la cavità, un tempo rifugio antiaereo, è stato intitolato “Alle vittime dei bombardamenti del '43”.

In origine le cavità erano cave di Pietra Cantone, una pietra sedimentaria marina, necessaria a ottenere il materiale edilizio con il quale è stata costruita Cagliari dal medievale in poi. Durante la seconda Guerra Mondiale le cavità sono diventate rifugi antiaerei per la popolazione ma anche per le opere d'arte. Fino ad oggi si usava chiamare le cavità con il nome di “grottoni”, ma ora “Mandiamo in pensione il nome “grottoni” – ha sottolineato Enrica Puggioni, assessore alla Cultura – e gli diamo un nome contemporaneo: CARTEƆ – Cava Arte Contemporanea” ”. 

“Un percorso iniziato tanti anni fa  – ha precisato Francesca Ghirra, presidente della Commissione consigliare alla Cultura – che ora vede la sua conclusione con la conversione in nuovi spazi espositivi di grande suggestione”.
CARTEƆ ospiterà, dal 20 dicembre 2015 fino ad aprile 2016, “The Cave” un progetto pensato da Cristian Chironi. L'intento dell'apertura del nuovo spazio culturale è di valorizzare e consolidare il dialogo già avviato tra i cittadini e il territorio, i luoghi e gli spazi simbolo.

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