Il progetto Our Genocides - il viaggio nella memoria, a cura di Sardonia associazione culturale incontra l’Università degli Studi di Cagliari in due conferenze a ingresso libero:                  

“Kampuchea Democratica, storia di uno sterminio” giovedì 29 ottobre dalle ore 17:00, presso l’Aula Magna dell'ex Facoltà di Economia in via Sant'Ignazio 74, a cura delle professoresse Anna Maria Baldussi e Barbara Onnis presenterà un’analisi documentata da immagini e video sulle vicende che alla fine degli anni ’70 sconvolsero la popolazione cambogiana. 

“1995-2015 Souvenir Srebrenica” giovedì 5 novembre dalle ore 17:00, in Aula Magna ex facoltà di Scienze Politiche in via Sant’Ignazio 78, a cura del professor Gianluca Borzoni affronterà la storia di Srebrenica a 20 anni dal massacro, a seguire la proiezione del film documentario di Roberta Biagiarelli, Souvenir Srebrenica.

Gli eventi, in collaborazione con la Fondazione Luca Raggio e il prezioso supporto del suo presidente, lo storico Gianluca Scroccu, il Dipartimento di Scienze Sociali e delle Istituzioni della Facoltà di Scienze economiche, giuridiche e politiche dell‘Università degli Studi di Cagliari rientrano negli eventi gratuiti di approfondimento sui genocidi e crimini di razza legati al progetto Our Genocides – il Viaggio nella Memoria. L'obiettivo del progetto, patrocinato dal Comune di Cagliari, è quello di informare, sensibilizzare e rendere testimonianza del dramma degli stermini di massa avvenuti nel corso della storia rendendo iconografico il genocidio dell'Olocausto. La prima fase del Viaggio nella Memoria sarà articolato in dieci eventi pubblici, da maggio a dicembre, con dibattiti, concerti, reading, lezioni di storia, dove la partecipazione del pubblico sarà parte trainante per il futuro del progetto. La seconda fase, porterà alla realizzazione di una mostra nel mese di gennaio al Lazzaretto di Cagliari composta da dieci installazioni, realizzate dal fotografo Giulio Barrocu, lo scultore Pinuccio Sciola e dieci illustratori di fama internazionale, che trasporteranno il pubblico attraverso le immagini di Auschwitz che diventeranno “icone” verso gli altri stermini di massa della storia, affinché si possa dare una nuova speranza di pace tra i popoli.