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Cagliari: acque depurate per il verde pubblico

Autore: Enrico Marongiu,
23 settembre 2015, 13:26
Fabrizio Marcello: “Le acque reflue, invece di essere considerate sostanze da eliminare, diventano una risorsa”. Risparmi per circa 400 mila euro l'anno.
Parco di Terramaini

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Il nostro territorio e la sua vivibilità sono due facce della stessa medaglia che si integrano l'una con l'altra. Con questa consapevolezza mercoledì 23 settembre 2015 il presidente della Commissione Servizi tecnologici del Comune di Cagliari, Fabrizio Salvatore Marcello, insieme agli ingegneri incaricati dal Comune, ha presentato ai cittadini, il progetto della nuova rete di distribuzione delle acque depurate provenienti dall’impianto di depurazione di Is Arenas verso le aree attrezzate a verde pubblico nella città.

Per Fabrizio Marcello la parola d'ordine attorno a cui ruota la scelta dell'Amministrazione è “Sostenibilità”. Infatti “Per essere sostenibile – ha spiegato il presidente della Commissione Servizi Tecnologici - un sistema di gestione delle acque richiede un uso efficiente dell’acqua, in grado di trattare le acque reflue a costi contenuti e recuperare le acque trattate per usi domestici o per l’irrigazione. Così le acque reflue, invece di essere considerate sostanze da eliminare, diventano una risorsa”. L'obbiettivo è dunque la valorizzazione/riqualificazione ecologica del territorio e il risparmio che a conti fatti si aggira attorno ai 400 mila euro l'anno.

Il progetto, elaborato sulla base di uno dei principi cardine della gestione sostenibile del ciclo delle acque che consiste nel considerare le acque di scarico come parte di un sistema completo, coinvolge un’ampia porzione della città. Si snoda infatti per circa 19 chilometri all’interno di ambiti molto variegati. A partire dall’impianto di depurazione di Is Arenas fino ai principali spazi verdi e ricreativi: il Colle di San Michele, il Parco di Monte Claro, il Parco Cipla, l’area C.E.P., il Parco di Terramaini, il Parco di Monte Urpinu, l’area compresa tra lo stadio e il Lazzaretto a Sant’Elia e l’ippodromo.

“In pratica – ha precisato Giovanni Mura del gruppo di progettazione – si tratta di prendere una parte delle acque depurate da Is Arenas che oggi vengono gettate a mare, e destinare circa 800 mila metri cubi all'anno (il fabbisogno idrico di una popolazione di circa 11 mila 500 persone) per irrigare ben 124 ettari di aree verdi cittadine”. Il progetto definitivo, realizzato col sistema dell'appalto integrato complesso (aggiudicato dall'impresa Aurelio Porcu e Figli) sulla base di un preliminare elaborato invece dagli uffici tecnici comunali, non prevede alcun esproprio, ma è soggetta alla VAS (Valutazione Ambientale Strategica). Successivamente si passerà alla fase esecutiva e quindi all'avvio dei lavori. 

Per maggiori informazioni tecniche consultare il documento allegato.

pierpaolo
Una notizia interessante di come con dei progetti innovativi si possa veramente risparmiare. Complimenti agli amministratori!!

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