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Forum dei sindaci dell'Area Vasta di Cagliari

Autore: Enrico Marongiu,
31 luglio 2015, 16:39
Zedda: “ Lo sviluppo della Città Metropolitana aiuta lo sviluppo di tutta la Sardegna”.

Si è svolto questa mattina (venerdì 31 luglio 2015) nel Palazzo Civico di via Roma a Cagliari l'incontro ufficiale dei sindaci dell'Area Vasta di Cagliari. Il confronto, auspicato dagli amministratori, ha rappresentato un'occasione per fare il punto della situazione della riforma regionale degli enti locali (nell'ambito del quale c'è anche il capitolo sulle Città Metropolitane) e sulle prospettive future dell'Area Vasta di Cagliari e di tutta l'Isola.

A fare gli onori di casa il sindaco di Cagliari Massimo Zedda. “Lo sviluppo della Città Metropolitana – ha sottolineato dopo aver ringraziato e salutato gli intervenuti ed in maniera particolari i sindaci eletti nella recente tornata elettorale - aiuta lo sviluppo di tutta la Sardegna. Non sottrae certamente benefici agli altri territori dell'Isola ma anzi ne aggiunge di nuovi”.

Molti i temi trattati nel forum che dovranno essere approfonditi nei prossimi incontri. Si è parlato delle linee programmatiche del PON Metro approvato dalla commissione Europea lo scorso 14 luglio a Roma tra i sindaci metropolitani e la business community. Sono state approfondite le tematiche legate alla proposta di revisione del Piano Strategico Intercomunale quale strumento per coordinare e ottimizzare interventi e risorse disponibili. Matutti i sindaci hanno ribadito che la tempestiva istituzione della Città Metropolitana di Cagliari costituisce un vantaggio concreto in termini competitivi e di sviluppo per tutta i sardi.

La speranza è anche quella di attrarre nuovi finanziamenti europei oltre a quelle già programmate col PON Metro che già hanno portato all'area di Cagliari 40milioni di euro. Si tratta di fondi strutturali che si sommano quindi a quelli ordinari che nel caso specifico saranno tra l'altro utilizzate per nuovi investimenti sulla “mobilità dolce”. Ma anche e soprattutto per l'agenda digitale: la messa a sistema di banche dati e open data di ciascun comune per erogare migliori e maggiori servizi ai cittadini ed alle imprese.

“Quando lo Stato Italiano ha deciso di aggiungere un Programma Operativo Nazionale (PON) del tutto nuovo e sperimentale – ha spiegato l'assessore alla Pianificazione strategica e Politiche comunitarie Barbara Cadeddu – lo ha fatto avendo come presupposto che dalle maggiori città potesse ripartire lo sviluppo tenendo presente anche il fatto che queste sono anche il luogo in cui si vivono in maniera molto più forte le diseguaglianze in tutti i campi e settori”. A livello Stato-Regioni (Accordo di partenariato), si è quindi deciso che le stesse regioni, attraverso il Programmi Operativi Regionali (POR), ma anche le Città Metropolitane, possano proporre modelli di sviluppo alternativi. Obiettivo: trasformare i punti di debolezza del territorio in punti di forza.

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