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Pani e madri – La forza generatrice dell’arte- una mostra anticonvenzionale

Autore: Sara Isola,
29 luglio 2015, 10:41
Una grande esposizione allestita nel Centro dell’arte EXMA a Cagliari, dove diciannove artisti celebrano la storia millenaria della panificazione in Sardegna fondendola in maniera anticonvenzionale alla metafora della maternità e della fecondazione.La mostra sarà visitabile dal 18 luglio al 27 settembre, dal martedì alla domenica con orario continuato dalle ore 10 alle 21.

Lo sviluppo della metafora prende avvio dai maestri del ’900 Francesco Ciusa, Costantino Nivola, Maria Lai, per proseguire con numerosi protagonisti dell’arte contemporanea della nostra Isola, tra i quali Primo Pantoli, e giungere fino all’attualità con Fabiola Ledda, coinvolgendo in un dialogo intergenerazionale differenti linguaggi espressivi. Il percorso espositivo si articola in Sala delle Volte, preceduto all’esterno dall’installazione dei celebri Semi di Pinuccio Sciola per creare una continuità con il tema dell’esposizione dall’inizio alla fine.
La prima opera è una scultura in bronzo (1927) di Francesco Ciusa, rappresenta una sacerdotessa durante la lavorazione del pane, questo gesto rimanda ad una ritualità che a sua volta riporta ad una vera e propria celebrazione. Successivamente i suoi lavori si incentrarono sulla realizzazione di piccole opere in ceramica.
Si passa alla seconda metà del Novecento con Costantino Nivola: l’opera Madre in due differenti materiali uno in marmo uno in bronzo e con Maria Lai: produce due opere che si rifanno al racconto Cuore Mio di Salvatore Cambosu con protagonista Maria Pietra una donna dotata di poteri straordinari ma sofferente per la perdita prematura del figlio. Le opere ritraggono Maria Pietra intenta a infornare e impastare dei piccoli bambini di pane fatti di farina e lacrime per far ritornare in vita il figlio, il suo desiderio viene esaudito.
Con Angelo Liberati (anni duemila) si utilizza una tecnica di décollage, inchiostri e pastelli su carta per le sue tre opere senza titolo presenti alla mostra. Vengono rappresentate delle donne sensuali affiancate da un'altra presenza femminile completamente opposta la madre dell’ucciso di Ciusa. Nello stesso periodo Pantoli rappresenta nei suoi quadri la sua esperienza nella capitale del Regno Unito.
Si prosegue con Francesco Cubeddu e le sue quadrografie dei campi di grano arati e coltivati dall’uomo. Roberto Ruggio fonde l’arte dei cestini sardi con le figure femminili ed erotiche dei manga giapponesi. Maria Diana, una designer, ha incorporato i chicchi di cereali nella porcellana per la creazione dei suoi gioielli della collezione Semina esposta in anteprima. Nietta Condemi De Felice eccellente artista nel campo della tessitura, incorpora nella sua opera in maniera originale i fili di tessuto con il pane del suo paese Orune. Un’altra designer Anna Deplano crea Floreale un pane decorato e colorato con prodotti naturali come la barbabietola per estrarre il colore rosso, gli spinaci per il verde e lo zafferano per il giallo. Ignazia Tinti invece riproduce il pane come La gallinella di pasqua, il pane Pintau, Coros, il pane di Sant’antioco e Coccoi de Pesca con il modellamento della ceramica. Giardini di passaggio.Germinazioni (acquerello su carta,fili di sisal) è l’opera di Lalla Lussu rappresenta la generazione della natura. Infine gli artisti Marco Pili e le sue creazioni con il pane carasau e Fabiola Ledda con le sue fotografie del ciclo Panes evidenzia il processo creativo tra panificazione, maternità e creazione.
Tutti gli artisti sono riusciti a rappresentare attraverso l’esposizione di opere d’arte, di design e di artigianato artistico, realizzate nel XX e nel XXI secolo, la tradizione in relazione con la contemporaneità.
Oltre alla parte centrale, la mostra continua con piccole esposizioni complementari dentro i panifici e altri esercizi commerciali in diverse zone della città, a diretto contatto con la quotidianità delle persone. Questo l’elenco delle aziende coinvolte: Bottega di Cibele, Via Puccini 3/A, Les plus bon, Piazza Unione Sarda e Piazza Kennedy, Panificio Antico Forno Gransole, Via Mameli angolo Via Carloforte, Carasau Bistrot, Corso Vittorio Emanuele II 263, Bottega del mondo, Associazione Oscar Romero, Via Einaudi 26, Elisabeth abbigliamento per bambini, Via Einaudi 16.

Inoltre sono previsti, eventi collaterali per tutta la durata della mostra, collaborazioni e laboratori concepiti per rafforzare la dimensione dell’apertura, dell’incontro e del confronto, anche in prospettiva multietnica e mediterranea.

http://www.exmacagliari.com/didattica/pani-e-madri-gli-eventi-collateralidietro-le-quinte-di-pani-e-madri-2/

Informazioni e prenotazioni al numero 070 666.399.

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