È stato solennemente firmato stamani in viale Trento a Cagliari il protocollo d'intesa che sancisce la collaborazione, il coordinamento e la sinergia tra Regione e Comune di Cagliari per lo sviluppo di politiche integrate di rigenerazione urbana e inclusione sociale (guarda il video della conferenza stampa sul nostro canale Youtube). Sul piatto ci sono 55 milioni di euro di fondi europei: 15 andranno all'edilizia popolare a Is Mirrionis e San Michele.
“È un intervento importante”, ha detto il sindaco Massimo Zedda siglando l'accordo alla presenza della stampa e sottolineando che la collaborazione con la Regione mira a promuovere lo scambio di esperienze ed il reciproco supporto nell'attuazione delle politiche per la rigenerazione urbana della città di Cagliari, garantendo il coordinamento e la sinergia dei diversi interventi che avranno Cagliari e la sua Area Vasta come beneficiari. E infatti “L'intervento sull'edilizia popolare si svilupperà ulteriormente rispetto agli interventi già in atto su quella di proprietà comunale, perché all'interno dei quartieri di Is Mirrionis e San Michele ci sono proprietà di AREA […]. E poi c'è un altro ente della Regione, l'ERSU, con cui sviluppare le tematiche legate alla presenza importante di universitari, e l'ASL”.
Ma non ci saranno però solo ristrutturazioni. Il programma prevede anche interventi sul sociale per migliorare la qualità della vita dei cittadini e creare le condizioni per attrarre investitori e nuovi visitatori nell'Area Vasta. E come ha spiegato il vicepresidente della Regione Raffaele Paci, siccome "Cagliari è individuata anche come Autorità urbana nel Programma operativo nazionale Metro", dei 55 milioni, 40 sono previsti per quattro azioni: agenda digitale metropolitana, mobilità ciclo-pedonale, illuminazione pubblica, telecontrollo e telegestione e social innovation. Quest'ultima “Mette al centro l'individuo e la società civile - ha precisato l'assessore alla Pianificazione strategica e Istituti di partecipazione del Comune di Cagliari Barbara Cadeddu - stimolandola a lavorare col pubblico e col privato in maniera responsabile secondo dei patti veri e propri”. Ciò però non significa che il cittadino si sostituirà al pubblico, ma piuttosto che collabora con esso per migliorare la propria condizione di vita. “Un esempio su tutti – ha aggiunto l'assessore – l'azione di porteriato sociale che prevede l'accompagnamento degli inquilini dell'edilizia residenziale pubblica attraverso forme di autogestione dei propri condomini”. Quindi il principio è “Coinvolgimento attivo del cittadino nella messa in atto di pratiche che vadano a beneficio del resto della collettività”.
Insieme al sindaco di Cagliari e all'assessore Cadeddu, all'incontro c'erano anche l'assessore alla Cultura Enrica Puggioni, l'assessore alle Politiche sociali Luigi Minerba e il direttore del Centro Regionale di Programmazione Gianluca Cadeddu. Per la prima volta due amministrazioni pubbliche che fanno le stesse cose nello stesso territorio e che utilizzano sostanzialmente gli stessi soldi, prima dell'approvazione di un programma importante per il territorio si incontrano per decidere il “come fare” per non perdere i finanziamenti europei.
In allegato il protocollo d'intesa, e tutti i documenti esplicativi.
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