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Vittore Bocchetta. Vita e Arte di un antifascista

22 aprile 2015, 15:37
Mostra al Ghetto a cura di Emanuela Falqui, da venerdì 24 aprile. Visitabile sino al 17 maggio. Il 2 maggio alle 18, sempre nel Centro Comunale Il Ghetto si svolgerà un incontro con Vittore Bocchetta.

Venerdì 24 aprile alle 18 nelle Sale de Centro Comunale d’Arte e Cultura Il Ghetto di Cagliari inaugura la mostra Vittore Bocchetta. Vita e Arte di un antifascista, a cura di Emanuela Falqui. Nel corso della serata inaugurale verrà proiettato il documentario Non Dimenticare (Wider das Vergessen), regia di Claus Dobberke e Stefan Mehlhorn (2007).

La mostra, patrocinata dal Comune di Cagliari e realizzata in collaborazione con il Consorzio Camù, è promossa da A.N.P.I. Comitato Provinciale di Cagliari, Comitato 25 aprile, U.P.S. Unione Autonoma Partigiani Sardi, Anppia Sardegna e Asibiri.

La mostra, visitabile sino al 17 maggio con orario di ingresso dalle 9 alle 20 (chiuso il lunedì), si avvale dell’organizzazione di Emanuela Falqui, Andrea Mameli e Alberto Bocchetta.

Vittore Bocchetta. Vita e Arte di un antifascista è divisa in due sezioni. La prima è dedicata all'attività di Vittore Bocchetta sulla memoria storica e riprende le fila dell'opera letteraria,“Prima e dopo <> 1918 - 1949”, un'autobiografia accompagnata da una serie di disegni e collage che ritraggono diversi episodi della resistenza a Verona, il carcere, la tortura, gli interrogatori, il lager e la liberazione.
La seconda riguarda invece il periodo statunitense, durante il quale Bocchetta ha lavorato intensamente come pittore e scultore, sperimentando forme e materiali diversi nel suo atelier di Chicago.

Il giorno sabato 2 maggio a partire dalle ore 18, sempre nel Centro Comunale Il Ghetto si svolgerà un incontro con Vittore Bocchetta.

Vittore Bocchetta, membro del CLN di Verona, incarcerato in Italia, reduce dei lager nazisti di Flossenburg ed Hersbruck, esule, artista, scrittore, accademico, letterato.
Vittore Bocchetta ha lottato contro l'ingiustizia per tutta la vita: ribellandosi al ventennio fascista, per la sopravvivenza nei lager tedeschi e in opposizione alle menzogne del revisionismo storico. Instancabile, all'età di 96 anni continua a raccontare la sua esperienza. Con opere letterarie, visive e testimonianze ricostruisce fatti, dà un volto al dolore e condivide i suoi ricordi in nome di una memoria collettiva.
In America è stato invitato ad esporre in diverse città. Definito dalla critica “Uomo del Rinascimento”, ha realizzato diversi monumenti pubblici, come “Mother Earth” presso il Chicago Public Library Cultural Center. Oggi alcune sue opere sono catalogate e tutelate tra i monumenti della Smithsonian Institution.

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