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Marco Paolini a Cagliari con ITIS Galileo

9 aprile 2015, 12:02
Sul palco del Teatro Massimo sabato 11 e domenica 12 aprile arriva lo spettacolo inserito nella Stagione di Sardegna Teatro. In collaborazione con la Cineteca sarda, allo spettacolo è affiancata la proiezione del film Galileo di Liliana Cavani, ad ingresso gratuito.
Marco Paolini ITIS Galileo - foto di Marco Caselli

Marco Paolini arriva al Teatro Massimo di Cagliari con ITIS GALILEO, il suo ultimo lavoro di approfondimento sulla figura di Galileo . Lo spettacolo inserito nella Stagione 2015-16 di Sardegna Teatro andrà in scena sabato 11 aprile alle ore 21.00, domenica 12 aprile alle ore 19.00 (lunedi scolastica alle ore 11.00). Ticket (intero 20€ - ridotto 15€ - operatori teatrali 7€)

Come di consueto allo spettacolo è affiancata la proiezione del film in collaborazione con la Cineteca sarda.
L’appuntamento è per il 10 aprile alle ore 20.00 nella sala M3 (ex Sala Minimax) del Teatro Massimo con GALILEO di Liliana Cavani (Italia-Bulgaria 1968) – ingresso gratuito.

Essere geniali, in circostanze difficili, può essere un problema, per gli altri soprattutto. Parte da questa considerazione il lavoro di approfondimento curioso che Marco Paolini e Francesco Niccolini hanno dedicato alla figura di Galileo. Il padre della scienza moderna, infatti, appare agli occhi dei contemporanei come un grande divulgatore dei propri studi, ma soprattutto come una mente che rimane aperta al dubbio fino alla fine, fino alla vecchiaia. Quando si parla di Galileo si pensa sempre a un anziano venerando: sarà una questione di iconografia, ma forse è anche perché si capisce che lo scienziato non si mette mai in pensione con la testa. Anzi, le scoperte più importanti le raggiunge dopo i sessant’anni. Galileo vive quattrocento anni prima di noi, in un’epoca governata da certezze e rigidità di pensiero, ma alcuni elementi tornano oggi a riaprire il confronto con quel passato.

ITIS GALILEO
con Marco Paolini
di Francesco Niccolini e Marco Paolini
consulenza scientifica: Stefano Gattei
consulenza storica: Giovanni De Martis
elementi scenici: Juri Pevere
consolle audio: Gabriele Turra
assistenza tecnica: Graziano Pretto, Michele Mescalchin
direzione tecnica: Marco Busetto
illuminotecnica e fonica: Ombre Rosse
produzione: Michela Signori, Jolefilm, 2010
Durata: 130’ circa

Viviamo in un tempo in cui la magia è tornata a governare il futuro. Sarà perché le leggi dell’economia non sono leggi matematiche e contengono una componente di caso molto rilevante, sta di fatto che il nostro mondo cerca consolazione negli astri. E mi stupisce che, 400 anni dopo la consacrazione dell’universo post-rivoluzione copernicana, tutti i giorni molti tra noi consultino le previsioni dell’oroscopo che utilizzano le stelle fisse di Tolomeo. Alla fine non importa se il cielo non è così, perché quello che conta è che ci piace.
Galileo è usato spesso come simbolo della scienza libera contro la fede integralista, ma in realtà è uno che per campare fa anche oroscopi. Eppure ha la forza di guardare oltre. Per noi è facile irridere le teorie del passato, quando finiscono le teorie fanno sempre ridere. Il problema è che mentre ci sei dentro continui a pensare che non sia teoria, ma spiegazione della realtà
”. M.P.

Ecco allora gli interrogativi che sorgono nel chiamare in causa Galileo.
Forse la ragione ha perso appeal? La scienza ha deluso? Una morale laica non esiste?
Questo spettacolo non approfondisce la tradizionale dialettica fede-ragione, che ha segnato la storia dello scienziato e del Seicento, ma piuttosto indaga sulla discussione a tre fra fede, ragione e superstizione.

In fin dei conti, giocare al lotto è più facile che pensare o guadagnarsi il paradiso onestamente, anche se il calcolo delle probabilità non dovrebbe indurre nessuno a giocarci.

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