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Pronti, partenza opendata - Chiavi, cellulare e TraffiCA.it

Autore: Elisa Medda,
9 marzo 2015, 12:43
L'enorme risorsa degli open data alla portata di tutti. Come un comune cittadino ha utilizzato gli open data per fornire informazioni sulla viabilità

Gli open data costituiscono una straordinaria risorsa per i cittadini e tra non molto, se utilizzati al meglio, rivoluzioneranno la nostra vita quotidiana. L'economista Jeremy Rifkin ha parlato di terza rivoluzione industriale, in cui la materia prima sono proprio i dati: collaborazione, partecipazione, trasparenza sono le colonne portanti dell'ottica open government, di un amministrazione pubblica aperta e conoscibile da tutti.

Cosa sono: gli open data, ovvero dati aperti si rifanno al concetto di open government.
La motivazione di base è quella di convertire il patrimonio informativo della pubblica amministrazione, da cartaceo a elettronico, il web si inserisce come mezzo attraverso il quale diffondere i dati liberamente e gratuitamente affinché siano disponibili a tutti i cittadini.
Nascono negli USA con una direttiva di Barack Obama del 2009, per poi essere introdotti in Europa e  in Italia con il progetto open street map, è così che arrivano anche a Cagliari.
Quando si parla di pubblica amministrazione si intendono Regioni, Province Comuni ma anche i Ministeri e Agenzie. Sia a livello locale che centrale.

I cittadini sono i produttori, i consumatori  e i destinatari finali dei dati, i quali vengono raccolti anche  se i cittadini non ne fanno esplicita richiesta. Gli open data completano un cerchio che inizia con i cittadini che attraverso la tassazione finanziano le attività delle pubbliche amministrazioni, tutte le informazioni vengono registrate in formato elettronico, in modo da renderle disponibili, dati che possono liberamente essere utilizzati e interpretati in base alla creatività dei cittadini.

I dati sono informazioni spesso di carattere alfanumerico, talmente dettagliati che necessitano di un canale per renderli leggibili da tutti in modo rapido e immediato, per questo vengono rielaborati in siti web, app per smartphone e in alcuni casi vengono utilizzati per l'analisi di fenomeni più ampi. In quest'ultimo caso, sulle informazioni date vengono elaborate delle statistiche per lo studio di un evento particolare (come misurare il tasso di inquinamento o il tasso di criminalità di una determinata zona).

Gli open data si differenziano da altri dati aperti, in primo luogo sono disponibili sulla rete e riutilizzabili a costo zero, inoltre non sono soggetti a vincoli di privacy, al segreto militare e a quello statistico, con gli open data non si può in alcun modo risalire alle persone fisiche.
Sono considerati uno strumento di valutazione dell'efficienza della pubblica amministrazione ma anche uno strumento di dialogo e una fonte di vantaggi per il miglioramento della vita quotidiana dei cittadini.
Il “riuso”, la rielaborazione delle informazioni può avvenire sia per mezzo di privati che di imprese, e possono determinare un vero e proprio introito economico.

Si inseriscono nell'ottica “smart city”, città intelligenti e attente, a passo con i tempi e con quelle che sono le esigenze del cittadino sempre più in formato elettronico .
Gli open data costituiscono un enorme risorsa perché sono in grado di fornire dati utili al cittadino in molteplici settori, dai dati sul patrimonio immobiliare del comune, a quelli sulla spesa pubblica, e a quelli sul traffico. Trasparenti, reali e gratuiti.

Tuttavia spesso  sono stati oggetto di polemiche, vista la difficoltà per un comune cittadino di interpretare l'immenso patrimonio delle amministrazioni, in dati veramente utili e accessibili.

In questo contesto si inserisce l'esperienza di un comune cittadino, l'ingegnere Alberto Tiddia.
Un mix di conoscenze e passione nel settore informatico lo portarono circa una settimana fa a rielaborare gli open-data sulla viabilità stradale, forniti dalle circa 50 postazioni dotate di sensore del comune di Cagliari.
Nato da un'esigenza strettamente personale: essere puntuali ad una visita medica per evitare di rimanere bloccati nel traffico, ha rielaborato in formato XML i dati registrati dal CED e trasmessi al comune e servendosi di Google maps, ha creato il sito: traffiCA.it.
L'interesse personale si è tradotto in interesse generale, il sito nell'arco di pochi giorni è stato preso d'assalto si parla di 4.800 utenze e 30.800 pagine visitate. Indica quanto i cittadini vogliano avere dati certi sempre a portata di mano, o di click.
In TraffiCA.it due sono gli elementi misurati: il numero di veicoli e la velocità media, in una data ora o in un arco temporale. L'utente può scegliere le sue posizioni e avere un grafico che fornisce un quadro dell'andamento automobilistico attuale e dei giorni precedenti. Viene fornita dal sito una mappa della geo-localizzazione della città, a ogni rilevatore viene attribuito un colore in base al traffico e alla velocità media.
TraffiCA.it è primo caso sul territorio cagliaritano di geo-localizzazione e rielaborazione dei dati sul transito, comporta dei notevoli vantaggi per chi viaggia nelle strade cittadine per lavoro e necessità:  evita file, blocchi, ritardi e fa risparmiare tempo.
Link: http://www.traffica.it/
Tiddia ha sottolineato soprattutto l'importanza della geo-localizzazione, che nel territorio cittadino necessita un “riuso” i cittadini hanno voglia di conoscere e di avere notizie certe gli open-data che sono molto sottovalutati.
Perché non usare a proprio vantaggio dei dati che ci sono forniti gratuitamente?

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