Sabato 31 gennaio alle 18.30, la Libreria Murru in via San Benedetto 12 a Cagliari, ospiterà la presentazione del romanzo di Gianni Marilotti Il conte di Saracino (Arkadia Editore). Insieme all’autore interverrà il giornalista Fabio Marcello. Le letture di alcuni passi del romanzo saranno affidate a Rita Atzeri.

Protagonista del libro è Peppe Tolu, eminente abitante di Nuxenti che decide di abbandonare per sempre il piccolo paese arrampicato sul Monte Libertà, nel cuore della Barbagia. Prima di scomparire però, tappezza le vie del borgo con manifesti che annunciano non solo il suo rancoroso addio, ma anche la profetica fine del villaggio. Per quanto siano frenetiche, le ricerche condotte nei giorni a seguire paiono non sortire alcun effetto. A imbrogliare ancor più le carte si insinuano le figure di due donne: Mangedda sa bruxia, donna dal passato oscuro, tenuta ai margini della comunità a causa dei suoi presunti poteri occulti, e donna Memena, la figura più influente di Nuxenti, collegata in qualche modo al conte di Saracino, leggendario personaggio che molti identificano con lo stesso Peppe Tolu. Il racconto, poetico e quasi fiabesco costituisce per l’autore occasione di denuncia di quel processo di desertificazione che minaccia molti centri dell’interno della Sardegna, ma è, al contempo, espediente per evidenziare la ricchezza di risorse naturali e umane presenti nell’entroterra, poco valorizzate per incuria, perdita di identità e politiche economiche e culturali sciatte e inadeguate.

Gianni Marilotti vive e lavora a Cagliari dove insegna Storia e Filosofia nei Licei. Ha curato diverse pubblicazioni di carattere storico-politico. Fondatore e presidente dell’Associazione culturale Mediterranea, si occupa attivamente di Storia del Mediterraneo e di cooperazione allo sviluppo. L’esordio nella narrativa porta la data del 2003, con il romanzo La quattordicesima commensale (Il Maestrale) vincitore del Premio Letterario Italo Calvino e del Premio Nazionale Marisa Rusconi. Sempre per Il Maestrale, pubblica nel 2013 L’errore.