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29 gennaio 2009

La laguna di Santa Gilla

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La laguna di Santa Gilla si presenta con delle ampie vedute a 360 gradi che catturano parte della città che lo circonda. La laguna, che si estende per 13 chilometri quadrati, rappresenta una delle zone umide più importanti della Sardegna ed è riconosciuta negli elenchi ufficiali delle aree da sottoporre a tutela.

Le immagini danno risalto all'elemento più caratteristico dell'area, che è l'avifauna. Si può osservare il fenicottero rosa che sosta preferibilmente nella zona delle vasche evaporanti, e si nutre di piccoli crostacei, i quali conferiscono al suo piumaggio il caratteristico colore roseo. Il numero di specie che ogni anno nidificano nello stagno è elevatissimo, e comprende l'airone, le garzette, il cormorano, le anatre, i germani reali, le marzaiole, i cavalieri d'Italia, le avocette, i gabbiani, le sterne, la gallinella d'acqua, il falco di palude ed il falco pescatore.

La posizione geografica al centro di importanti rotte migratorie rende questa zona uno dei siti chiave per la conservazione di numerose specie di uccelli acquatici, che trovano condizioni ottimali nelle varie fasi del loro ciclo biologico, come la nidificazione, le migrazioni e lo svernamento. Si nota inoltre la vegetazione, che essendo costituita per la maggior parte da specie erbacee, è poco rilevante dal punto di vista paesaggistico, ma è indispensabile per consentire alle specie di nidificare e di nutrirsi. Un paradiso per gli amanti del bird watching e per gli appassionati di fotografia, che potranno osservare queste specie avendo come sfondo la suggestiva cornice del Golfo degli Angeli.

E' infine visibile l'area attrezzata per l'osservazione dell'avifauna, realizzata nello Stagno di Capoterra: una bacheca con cartelli illustrativi sulla fauna e sulla vegetazione, un capanno di accoglienza per le prime informazioni sull'area umida e 1.555 metri quadrati di aree di sosta. A partire dall'area di accoglienza, lungo l'argine dello stagno, si sviluppa un percorso di osservazione di circa 1.400 metri attrezzato con schermi di protezione in canne con feritoie, e un capanno di osservazione sopraelevato.

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