Reportage

Le iniziative del Comune a favore della terza età.

La velocità di invecchiamento della popolazione sarda è in sensibile aumento ed i nostri anziani sono sempre più poveri e soli. La popolazione cagliaritana, nello specifico, si caratterizza per un'elevata presenza di persone appartenenti alla cosiddetta “fascia debole”, alla quale occorre prestare la massima cura ed attenzione. A riguardo, due dati fondamentali scaturiscono dalle ricerche ISTAT . Al 1° gennaio 2012,  la popolazione anziana (oltre i 65 anni) costituisce il 9,9% del numero totale dei residenti. Inoltre, l'indice di vecchiaia, che rappresenta il grado di invecchiamento della popolazione, afferma che ci sono 251 anziani ogni 100 giovani.

Tuttavia, questa cospicua fetta di persone tra i 65 e 70 anni di età, presentandosi vitale e caratterizzata da una buona prospettiva di vita, ci costringe a pensare un welfare che rimetta al centro la persona anziana in modo dinamico, offrendole un sempre maggior grado di autonomia e di sicurezza nella società. Preso atto di ciò, l'Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Cagliari si mobilita attraverso l'attivazione di una serie di attività di aiuto e di sostegno, affinché le esigenze primarie possano essere tutelate e garantite.
Non bisogna, infatti, dimenticare che gli anziani sono una preziosa risorsa di esperienza, memoria e conoscenza nonché garanzia di continuità tra passato, presente e futuro.

Anche a livello regionale, l'incremento della popolazione anziana procede velocemente. La situazione viene inquadrata dalla ricerca effettuata dalla Fnp, Federazione nazionale pensionati della Cisl, presentata a Cagliari nel marzo scorso. 

I dati, consultabili integralmente scaricando la relazione al seguente link, appaiono piuttosto allarmanti: gli anziani in Sardegna sono circa 326.000 e rappresentano il 20% della popolazione totale (con una crescita dell'1,47% dal 2007 al 2011).
Una buona parte, dunque, che troppo spesso vive al di sotto dei livelli di povertà, percependo un assegno di soli 450 euro al mese.
Come se non bastasse, agli acciacchi dell'età e alla precaria situazione economica, si aggiunge un altro problema: la solitudine. Secondo la stessa indagine, infatti, l'8,41% dei suddetti vive solo, andando incontro a molti disagi anche nello svolgimento delle attività quotidiane.

Domiciliarità, assistenza e solidarietà: sono queste le parole chiave per garantire una vita dignitosa agli anziani, permettendo loro, pur nelle difficoltà, di esprimere al meglio le proprie capacità e competenze.