Reportage

I teatri a Cagliari e le compagnie che li abitano

Autore: Barbara Piras,
27 maggio 2011, 11:18
Alla scoperta dei gruppi teatrali cagliaritani che hanno lasciato un segno nella vita culturale cittadina.
Adynaton - foto Max Mocci

Riverrun

In anni più recenti, nel 1997 una nuova associazione culturale si è affacciata nel panorama culturale della città: il Riverrun Teatro, “acqua che scorre”, da un neologismo che James Joice scelse come prima parola del suo romanzo Finnegans Wake. Opera attivamente nella sua sede di via Giardini a Cagliari dal 2000. Nell'anno successivo ottiene, dalla Regione Autonoma della Sardegna, il riconoscimento come organismo professionale di produzione, distribuzione e didattica teatrale. Da quel momento Riverrun ha prodotto più di cinquanta spettacoli teatrali di vari autori e registi. “La nostra sede-spiega Fausto Siddi, attore e regista teatrale-è stata sempre considerata, fin dai nostri esordi, un luogo del nuovo teatro dove si presentavano proposte innovative. Per questo motivo ai nostri spettacoli veniva sopratutto un pubblico giovane, in particolare quello degli studenti universitari, attratto e incuriosito dalla novità”.

 

Il Riverrun si è contraddistinto anche per un'ampia attività didattica di base rivolta a tutti caratterizzata da un forte spirito aggregativo e finalizzata alla promozione del teatro e alla ricerca del nuovo pubblico. Da questi laboratori nascevano esiti scenici di grande visibilità e successo. “Non si trattava semplicemente di saggi finali-chiarisce Fausto Siddi- ma di veri e propri spettacoli attraverso cui i giovani potevano farsi conoscere ed apprezzare dal pubblico”. Parallela a questa attività didattica di base il Riverrun ha condotto i corsi di formazione . Dal 2000 al 2003 l'attore e regista teatrale ha diretto una scuola di recitazione per attori che aveva un indirizzo professionistico e dalla quale sono usciti molti giovani attori che oggi lavorano in altre compagnie. L'esperienza, che riscosse ampio successo e che vide tra i docenti Rino Sudano, un grande nome del teatro italiano, non proseguì per l'ingente impegno economico che gravava totalmente sugli allievi. ”Voglio precisare- ha proseguito il regista- che in città non esisteva qualcosa di simile. Da parte mia era anche una provocazione perché le compagnie più titolate e che hanno sempre avuto i contributi più sostanziosi facessero qualcosa che la città e sopratutto i giovani chiedevano”.

 

Nel 2008, il Riverrun, sempre attento alla didattica, ha istituito il “Centro di formazione e ricerca sull'arte dell'attore”. Il corso triennale di recitazione ha infatti un carattere di formazione culturale sulla recitazione. Si accede solo dopo aver frequentato e completato con successo il corso base di recitazione(avviamento all'arte della recitazione). La formazione proposta dal Riverrun si arricchisce inoltre del corso recitazione di 3° livello(l'interpretazione della parte nella messa in scena) e del corso di dizione. Diretti da Lorenzo Mori, nuovo direttore artistico del teatro, il seminario di drammaturgia contemporanea e quello di pratiche di teatro a scuola. Grande attenzione è rivolta ai bambini con un laboratorio dedicato a loro e un'esperienza di video-teatro che sfocia nella produzione di un cortometraggio con tutti i piccoli coinvolti.

 

Il Teatro all'arrembaggio, giunto alla seconda edizione, è la rassegna dedicata ai più giovani e si prefigge lo scopo di valorizzare l'esperienza teatrale nelle scuole. Diverse le produzioni che il Riverrun ha proposto per il teatro ragazzi: l'ultima portata in scena è “Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare” tratto dall'omonimo romanzo di Luis Sepùlveda. “Il teatro è un momento in cui la gente si aspetta che accada qualcosa, è un luogo di ricerca e di scoperta delle emozioni, in cui si rivelano le verità artistiche-dice Fausto Siddi- perciò molti entrano nella nostra scuola triennale ma anche nei nostri corsi proprio con l'obiettivo di fare nuove scoperte e trovare risposte”. La presenza della compagnia nelle scuole di diverso ordine e grado si è concretizzata con i laboratori teatrali dalle tematiche spesso legate alla realtà sociale e culturale. Ne sono un esempio, tra gli altri, quelli organizzati per il liceo scientifico “Alberti” di Cagliari sull'emergenza emigrazione e sulla triste persecuzione degli ebrei.

 

Accanto all'attività didattica i progetti di animazione alla lettura che il Riverrun organizza in collaborazione con il Servizio Bibliotecario provinciale comunale. Grande successo ha riscosso nel corso del 2009 il progetto “A voce alta, ad alta voce” per la promozione e la diffusione dell'attività di lettura sul territorio, e, l'anno dopo, “Vola Alto”, letture pubbliche con protagonisti i cittadini nella veste di lettori.

 

Molti i progetti speciali organizzati con enti pubblici e privati, scuole, università e biblioteche. Da ricordare: “Scontro di civiltà per un ascensore a Piazza Vittorio” per la Scuola superiore “Su Pallone” a Nuraxinieddu, nell'ambito del Progetto immigrazione della Provincia di Oristano(2009). “Esserreti “Conferenza spettacolo in collaborazione con l’Osservatorio Astronomico di Cagliari(2008). “Antico Olimpo/Olimpo nuovo” esito scenico finale, articolato in tre giorni, del laboratorio “Il mondo visto dai ragazzini tenuto presso la scuola media dell'Istituto S. Cuore di Cagliari. “Reazione volatile da “Il barone rampante” di Italo Calvino, un laboratorio teatrale rivolto agli adulti per conto dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Lunamatrona. “I lupi nei muri”: i bambini attraverso la lettura ad alta voce delle vignette del fumetto “I lupi nei muri” di Neil Gaiman, hanno danno vita ai personaggi, mentre una videoproiezione faceva scorrere le immagini della storia(Progetto di laboratorio teatrale rivolto ai bambini per conto della Biblioteca Comunali di Samassi ).

 

Nel 2009 Riverrun, dopo una riorganizzazione della propria struttura, ha costituito una compagnia stabile rivolta alla creazione di spettacoli adatti alla circuitazione. Il futuro della compagnia è ora affidato ad un nuovo direttore artistico, Lorenzo Mori, che tiene subito a precisare:” Oggi lavoriamo con grandi difficoltà. La congiuntura economica, con i numerosi tagli alla cultura, impedisce all'arte in tutte le sue forme e alla ricerca della creatività di contare su una cosa che è un grandissimo segno di civiltà: il sostegno pubblico. Credo che gli operatori teatrali,e quelli culturali in generale, debbano immaginare un futuro diverso da quello che è stato fino ad ora. Sarà fondamentale rivolgere il proprio sguardo verso l'esterno, cercando le coproduzioni e le collaborazioni internazionali; ricercare il finanziamento europeo o extraeuropeo; creare delle sinergie con le altre compagnie sia nella produzione che nella distribuzione degli spettacoli”.

 

Sulla scia di questo pensiero il Riverrun sta improntando tutti i progetti futuri sull'apertura, sia degli spazi fisici e della gestione operativa che della programmazione artistica, verso l'esterno. Questo comporterà un confronto sempre più ampio verso le altre realtà regionali, ma sopratutto verso quelle esistenti fuori dal territorio nazionale. Un obiettivo importante riguarda la collaborazione con le giovani generazioni di attori teatrali. “Questi giovanissimi gruppi di under 30, le nuove espressioni artistiche nel panorama italiano- tiene a precisare il direttore artistico- sono considerati, a detta dei maggiori critici, l'espressione più avanzata e più innovativa del teatro mondiale. I nostri sforzi e le nostre risorse saranno indirizzate verso il sostegno alla creatività e a progetti di qualità”.

 

La costante attenzione verso i più giovani si concretizza attraverso esperienze teatrali nuove e interessanti. L'ultima fatica è stata la produzione, nel corso del 2011, di uno spettacolo dal titolo “Adynaton”, di cui Fausto Siddi ha curato la regia: è la messa in scena di un testo scritto da un giovane di Marrubiu, Mauro Teti che ha vinto il “Premio di drammaturgia Francesco Masala 2010”(creato dall'Università di Cagliari, facoltà di Lettere e Filosofia, in collaborazione con l'Associazione Arcipelago, per promuovere e sostenere progetti di scrittura teatrale inediti creati da giovani studenti delle Università italiane di età inferiore ai 28 anni). A calcare il palcoscenico un giovanissimo attore, del terzo anno del corso di recitazione organizzato dal Riverrun, che potrà quindi cimentarsi in un opera prima. “Non immaginatevi allestimenti sfarzosi , i tempi non lo permettono - commenta Lorenzo Mori- stiamo tornando ad un teatro povero, ma anche con il niente si può fare teatro: è questa per noi una grande sfida”.