Reportage

I teatri a Cagliari e le compagnie che li abitano

Autore: Barbara Piras,
27 maggio 2011, 11:18
Alla scoperta dei gruppi teatrali cagliaritani che hanno lasciato un segno nella vita culturale cittadina.
V. Pilia e P. Fresu in Medea - foto M. Losito

Teatro Actores Alidos

Actores Alidos significa, nell'antico logudorese, attori che si rinnovano. La compagnia, attiva già dal 1980, viene costituita a Cagliari nel 1982 dal regista e direttore artistico Gianfranco Angei e dall'attrice Valeria Pilia. “Gli inizi della mia attività artistica sono antecedenti a quella data- spiega Angei- mi avvicino al teatro con l'intento di studiare, approfondire, conoscere e confrontarmi con altre realtà dal 1973. Qualche anno più tardi, nel 1977, comincio a propormi come animatore culturale e teatrale ottenendo sempre un grande seguito”. Ho contribuito a formare alcune compagnie, come Akròama o Cada Die, per rimanere nell'ambiente cagliaritano- prosegue il regista- e proprio da una scissione all'interno di quest'ultima è nato il Teatro Actores Alidos”.

 

Fin dai primi anni la compagnia si impone con importanti attività sia nella produzione di spettacoli che nella organizzazione di manifestazioni culturali. Il primo lavoro, un progetto di ricerca, su cui gli artisti sperimentano le proprie capacità artistiche, è la realizzazione di un video teatrale girato in un ambiente naturale molto suggestivo, le dune di Piscinas, le più alte d'Europa. In quasi trent'anni di attività il Teatro Actores Alidos ha prodotto oltre 35 spettacoli circuitando in ambito nazionale ed europeo, e partecipando ai più prestigiosi Festival Internazionali in Italia e all'Estero.

 

Il primo allestimento teatrale è “Al passo con Sam”(1982) che viene invitato a rappresentare la Sardegna al Festival di Sant'Arcangelo di Romagna, una delle più importanti manifestazioni di quegli anni. Per la giovane compagnia è un momento di grande soddisfazione che conferma la validità del percorso artistico intrapreso. È del 1984 lo spettacolo “Il Mestiere dell'attore” portato, nelle scuole medie e superiori, in giro per la Sardegna per più di dieci anni. L'obiettivo del regista era quello di far conoscere ai ragazzi il percorso che porta gli attori al momento ultimo dell'esito scenico. Con un chiaro intento didattico il lavoro si proponeva di diffondere e stimolare l'interesse verso l'arte e la cultura teatrale. Proseguendo in un percorso a tappe, che evidenzia i momenti salienti, nel 1985 viene prodotto “E' tutto troppo tranquillo”: il successo dell'opera e la grande risonanza in tutta l'Isola sono confermati dalle ottime recensioni che Vittorino Fiori, grande cronista e critico teatrale, fa sulle pagine dell'Unione Sarda.”Questo spettacolo- ricorda il regista- ci ha aperto, per la prima volta, le porte dei Festival Internazionali. L'anno successivo, infatti, siamo stati invitati a quello di Copenaghen”.

 

Durante gli anni '80, accanto alla produzione di spettacoli, Gianfranco Angei conduce anche un'intensa attività didattica proponendo laboratori, seminari, corsi sul teatro rivolti all'utenza giovanile e alle scuole di ogni ordine e grado. Il regista promuove il progetto “Iniziative di cultura teatrale” nel 1985 e racconta:” I miei laboratori erano sempre molto seguiti, erano molto coinvolgenti soprattutto perché proponevano percorsi alternativi al teatro classico. Noi abbiamo sempre cercato di effettuare una costante ricerca di forme rinnovate di espressione teatrale. Molti gli artisti di fama e di successo italiani e stranieri che hanno accolto il nostro invito e che hanno messo la loro arte al servizio dei nostri allievi”. A conferma del successo dell'attività didattica la compagnia, negli anni dal 1985 al 1987, ha promosso, organizzato e diretto corsi di Formazione Professionale, banditi dalla Comunità Europea, per attori teatrali. Proprio in quegli anni e precisamente nel 1985 il Teatro Actores Alidos viene riconosciuto dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali come Compagnia professionale di Interesse nazionale. Più tardi, nel 2001, arriverà il riconoscimento come uno dei trenta Teatri d'Innovazione per la Ricerca e la Sperimentazione presenti in Italia.

 

La sede nella quale la compagnia svolge la sua attività, ramificata tra produzioni, formazione e organizzazione di rassegne e festival, è un magazzino seminterrato in Viale Fra' Ignazio a Cagliari. Uno spazio che per tanti anni permetterà agli artisti di provare, allestire, portare in scena gli spettacoli e condurre i laboratori teatrali. Sul finire degli anni '80, quando le esigenze di un luogo più ampio diventano più pressanti, gli Actores Alidos si trasferiscono in Via Molise a Cagliari. Proprio in quella sede la compagnia inaugura nel 1991 il “Centro di Documentazione sullo Spettacolo(attualmente ospitato al Teatro Centrale Alidos a Quartu Sant'Elena). “Negli anni avevamo accumulato- spiega Angei- un po' di materiale e, a quel punto, ci siamo posti l'obiettivo di proseguire nella ricerca di testi teatrali, video, riviste specializzate per promuovere un'iniziativa che potesse essere utile a tutti i cittadini, non solo ai professionisti del settore. Volevamo documentare il grande fervore teatrale e culturale degli anni '80 sia in Italia che all'estero. Tra le leggi regionali avevamo trovato un capitolo che ci permetteva di chiedere un finanziamento grazie al quale abbiamo potuto aprire il Centro”. È un patrimonio importante che comprende circa cinquemila volumi, dal teatro classico a quello contemporaneo, dalla saggistica a riviste specializzate sullo spettacolo dal vivo, mille video di teatro, danza, allestimenti e studi scenici. “Nella sede di Via Molise- ricorda Angei- il Centro era molto frequentato non solo da artisti e studiosi ma anche da studenti, giornalisti e intellettuali con sale adibite alla lettura, all'ascolto della musica e alla proiezione dei video”. La compagnia ha fatto parte anche dell'Istituto Internazionale del Teatro del Mediterraneo che si adoperava per la diffusione della cultura teatrale soprattutto nei paesi particolarmente svantaggiati. A questo fine Angei promuove la “Rete Mediterranea” dei Centri di Documentazione di ben ventiquattro Paesi.

 

Un momento significativo coincide, nel 1992, con la nuova produzione “Sonos de Ammentos”( Suoni della memoria). “Con lo spirito di voler sperimentare, di cercare sempre qualcosa di nuovo che andasse al di là degli insegnamenti ricevuti- spiega il regista- abbiamo avvertito l'esigenza di capire, di penetrare nel profondo la realtà culturale nella quale viviamo. Siamo andati alla riscoperta di usi e tradizioni che ci riportano alle nostre origini. Da una ricerca antropologica sulla Sardegna è nato questo allestimento di elevato impatto emozionale”. Lo spettacolo riscuote un grande successo di pubblico e di critica in ambito nazionale e internazionale partecipando nel 1993 al Festival di Almagro, in Spagna, e poi l'anno successivo al Festival del Teatro Contemporaneo di Losanna in Svizzera dove la compagnia viene citata come una delle più interessanti realtà internazionali.

 

Alla fine del 1994, alla ricerca di uno spazio teatrale più grande e a causa degli affitti, di anno in anno sempre più alti, la compagnia si trova costretta a lasciare la sede di Via Molise a Cagliari senza sapere dove andare fino a quando si apre la prospettiva di acquisire il vecchio cinema a Quartu Sant'Elena. “Dopo varie vicissitudini contrattuali- ricorda Angei- trovammo un accordo col proprietario della sala cinematografica ormai in una condizione di degrado e abbandono. Iniziammo una prima fase di ristrutturazione nel 1995 per poter riprendere le nostre attività. I lavori sono andati avanti nel corso degli anni fino a concludersi nel 2001. Abbiamo profuso tutte le energie per avere un teatro nostro, lo abbiamo dotato di un ampio spazio scenico e lo abbiamo pensato in modo tale da creare un rapporto intenso tra spettatore e attore”. Tutto questo è il Teatro Centrale Alidos.

 

Un'altra tappa importante è la produzione, nel 1997 di “Visiones”, risultato del confronto con altri linguaggi e con altri percorsi artistici. Per la prima volta lo spettacolo intreccia il teatro alla musica con la partecipazione del quartetto del musicista Enzo Favata. Le sperimentazioni di Gianfranco Angei proseguono l'anno successivo con “La Comicissima tragedia di Romeo e Giulietta” realizzato, per la prima volta, senza la sua regia. È stato un momento di confronto con altri metodi ma anche con un altro genere teatrale, la Commedia dell'Arte, fino ad allora mai esplorato. Lo spettacolo, replicato per dieci anni, ha riscosso sempre notevole successo. Segue nel 1999 “Mille e un sogno”. Per questa nuova produzione la regia è affidata a Else Marie Laukvik, storica collaboratrice di Eugenio Barba, figura di spicco del teatro contemporaneo e fondatore dell'Odin Teatret. Il 2000 segna un altro momento importante per la compagnia. “Ho messo in scena “Medea-Variazioni sul Mito”- ricorda il regista- cercando di attraversare i vari autori per arrivare ad una scrittura scenica originale, approccio che ho sempre utilizzato per i miei lavori”. Il progetto teatrale prevede l'incontro ancora una volta tra la musica e il teatro: ad accompagnare la recitazione il trombettista Paolo Fresu in una prima versione e Gianluigi Trovesi in un'altra versione. Portata in vari Festival Internazionali, l'opera riceve il plauso della critica e il consenso del pubblico.

 

Dopo quasi dieci anni, nel 2001, la compagnia riprende la ricerca antropologica sulle tradizioni sarde, in particolare sui miti e le leggende non solo della nostra terra ma di tutto il bacino del Mediterraneo. Nasce “Paristoria”, presentato in prima nazionale ad Asti, un felice connubio tra musica, teatro e danza. “Ancora una volta- racconta Angei- questo spettacolo ci ha aperto le porte dei Festival Internazionali. Abbiamo incontrato notevoli apprezzamenti da parte della critica che ha parlato di una compagnia talentuosa e di uno spettacolo affascinante”. Sempre dello stesso anno è “Canti delle donne sarde”, un concerto realizzato a cappella e ispirato alla millenaria cultura sarda. Le cinque voci femminili esplorano i canti tradizionali delle donne sarde tipicamente monodici fino ad esplorare quelli polifonici di competenza tipicamente maschile. Da questa ricerca è nato uno spettacolo di grande impatto presentato la prima volta al Festival di Danimarca alla corte dell'Odin Teatret. In quell'occasione Eugenio Barba propone i canti ad una Scuola di Musica. La compagnia riceve inaspettati apprezzamenti confermati dal successo in un altro Festival, sempre in Danimarca, accanto al Coro delle Voci Bulgare e ai Tenores di Bitti. Nel 2005 la Finisterre, una delle più importanti case discografiche italiane di musica popolare, ha prodotto il CD “Canti delle donne sarde”. Questo primo lavoro discografico è circolato nelle riviste specializzate europee suscitando le critiche più lusinghiere. Ha partecipato al Womex, edizione 2005, la vetrina di World Music più importante al mondo, ed è stato ospitato con successo nei più prestigiosi Festival nazionali e Internazionali. Una produzione che ha regalato agli Actores Alidos grandi riconoscimenti e soddisfazioni.

 

Nel 2002 il nuovo allestimento è “Le Troiane” per la regia di Carlo Quartucci, uno dei nomi storici del teatro italiano. L'anno dopo “Mater mediterranea” riporta la compagnia a sperimentare nuove forme di linguaggio: lo spettacolo nasce per essere portato e recitato nei siti archeologici di grande interesse storico e si adatta di volta in volta alla scenografia naturale presente nell'ambiente. Altra particolarità, è concepito per svolgersi in tre momenti differenti nel corso della giornata, all'alba, al tramonto e infine a mezzanotte. Proseguendo nell'attività di produzione si distingue, tra gli altri, “Poema dell'anima Assente”(2007), dedicato a Garcia Lorca, un progetto multimediale di poesia, musica, pittura, acrobazia, videoproiezione: in scena, oltre alle attrici, l'accompagnamento musicale di tre musicisti, il pittore Angelo Liberati che dipingeva su tele poste ai lati del palco, proiezioni di documenti, concessi dal Museo Garcia Lorca di Madrid, tra cui rari allestimenti teatrali che videro l'autore spagnolo in veste di attore. L'ultimo lavoro del Teatro Actores Alidos è “Poetico femminile”(2011). In scena sei attrici, tra cui un'acrobata e una fisarmonicista, che esprimono la loro vena poetica interpretando poesie di autrici femminili o di autori maschili che hanno dedicato i loro versi alla donna. Lo spettacolo è stato portato in alcuni istituti superiori confermando l'attenzione della compagnia verso il mondo della scuola.

 

L'intensa attività didattica che la compagnia, diretta da Gianfranco Angei, ha perseguito nel corso degli anni, attraverso l'organizzazione di laboratori, seminari, corsi di teatro, si è indirizzata sempre più verso un progetto di formazione ben preciso: “La Bottega d'Arte Teatrale”. “Ho sempre avuto la consapevolezza- spiega il regista- che la formazione sia un aspetto delicato del nostro lavoro. Condurre dei laboratori, come ho fatto fin dal principio, per avvicinare, incuriosire, interessare i giovani al teatro non vuol dire fare formazione vera e propria. Da dieci anni a questa parte abbiamo fatto una scelta che andasse invece in questa direzione”. Nel 2004 gli Actores Alidos tentano un primo passo con l'istituzione di una Scuola Internazionale di Teatro, un progetto che non è potuto andare avanti per l'annosa questione della mancanza di fondi monetari. Qualche anno più tardi, nel 2008, viene aperta la Bottega d'Arte Teatrale, una scuola rivolta ai giovani, di età compresa fra i 18 e i 35 anni, seriamente intenzionati a fare un percorso di formazione all'interno della compagnia finalizzato ad apprendere il mestiere dell'attore. I ragazzi selezionati vengono affiancati dagli elementi stabili della compagnia che, come i maestri artigiani di una bottega, guidano il lavoro e la crescita degli allievi: questo è lo spirito con cui il Teatro Actores Alidos affronta questa iniziativa.

 

Grande attenzione è stata sempre rivolta all'organizzazione di Festival e Rassegne Internazionali di Spettacolo con l'intento di trovare e far conoscere le novità teatrali. “Con orgoglio posso dire- racconta Angei- che abbiamo portato artisti come Sol Picò, una danzatrice spagnola che oggi è una star internazionale della danza, o Cristina Branco, cantante portoghese conosciuta in tutto il mondo”. Dal 1987 al 1994 la compagnia presenta “Vetrina” la Rassegna di novità teatrali che, dal 1995, in coincidenza con il cambio di sede e l'acquisizione del teatro a Quartu Sant'Elena, evolve in “Oltre i Confini-Festival Internazionale di Teatro, Musica, Danza”. Il Teatro Actores Alidos ha ospitato artisti e compagnie provenienti da tutto il mondo ed organizzato Grandi Eventi che hanno visto la partecipazione di eccellenti artisti come Michael Nyman, Lindsay Kemp e tanti altri.

Un occhio di riguardo è riservato bambini con la Rassegna “Il Teatro delle Meraviglie” che propone un programma ricco di spettacoli curiosi e classici rivisitati. Avvicinare i più piccoli, che rappresentano il pubblico di domani, al magico mondo del teatro è l'obiettivo primario della compagnia, insieme alla possibilità che genitori e figli condividano un momento di crescita culturale importante per entrambi.