Reportage

I teatri a Cagliari e le compagnie che li abitano

Autore: Barbara Piras,
27 maggio 2011, 11:18
Alla scoperta dei gruppi teatrali cagliaritani che hanno lasciato un segno nella vita culturale cittadina.
Lucio l'asino - foto Emanuele Cioglia

Cada Die Teatro

La compagnia Cada Die si costituisce a Cagliari nel 1982. Il primo spazio è la sede di un partito a Cagliari, poi il piccolo teatro rionale del CEP ed altri luoghi provvisori dove era possibile provare e portare in scena i propri lavori.”Si trattava di un teatro di strada- ricorda Alessandro Mascia, presidente di Cada Die, attore e regista-pura e semplice dimostrazione del lavoro fatto. Le case, le strade, i vicoli, i palazzi diventavano la scenografia. Tutto quello che avevamo realizzato doveva essere poi adattato al contesto urbano”. Il primo progetto dal titolo “Escumensa”, un mix tra il catalano e il sardo dal significato evocativo “iniziare”, li vede confrontarsi per la prima volta con il pubblico. È un bel banco di prova che dà alla compagnia lo slancio per produrre lo spettacolo “Mariposa, la farfalla meccanica”, replicato per tanti anni e portato anche fuori dall'Italia con successo. Ancora oggi è proposto nel cartellone del Teatro Ragazzi e riscuote ampi consensi.

 

Alla fine degli anni '80, alla ricerca di uno spazio all'aperto piuttosto ampio, per rappresentare lo spettacolo “Senza terra”, il gruppo trova ospitalità nei locali dell'ex Vetreria di Pirri, un edificio costruito alla fine dell'800, nato prima come distilleria e poi successivamente trasformato in una vetreria. Dopo anni di abbandono e degrado la circoscrizione di Pirri aveva pensato bene di utilizzarla per attività culturali e l' Aspis(Associazione per le Politiche Intercomunali e Sociali) promuove per lungo tempo manifestazioni di vario genere facendo di quel luogo un centro di attrazione importante per la collettività.

 

Per i Cada Die diventa sempre più importante poter utilizzare uno spazio teatrale canonico per una scelta artistica ben precisa che andava sempre più nella produzione di spettacoli al chiuso e un po' meno in quella del teatro di strada troppo soggetto alla precarietà delle condizioni climatiche.

Nel 1991 la compagnia utilizza uno dei grandi capannoni all'interno dell'ex Vetreria trasformandolo in un teatro funzionale. “Abbiamo ripulito, in accordo con l'Aspis che gestiva quegli spazi, un posto che era pieno di macerie, polvere, detriti per rendere possibile il suo utilizzo-ricorda Alessandro Mascia- e abbiamo incominciato con i primi progetti di spettacolo e lentamente con i primi laboratori”. Per quasi dieci anni il Cada Die ha operato in quello spazio organizzando rassegne, festival, convegni, laboratori e producendo spettacoli di teatro contemporaneo. La sperimentazione di nuovi linguaggi scenici, la cura per il lavoro dell'attore inteso come pratica quotidiana, l'interesse per la narrazione orale hanno caratterizzato il percorso artistico della compagnia. Centrale è sempre stato il tentativo di costruire un teatro che fosse popolare ma teso costantemente alla ricerca di nuove forme di comunicazione.

 

Quando nel 2000 l'amministrazione comunale di Cagliari ha avviato i lavori di ristrutturazione dell'ex Vetreria di Pirri, nell'ottica di riqualificazione dei centri culturali, il Cada Die ha sospeso le proprie attività per poi riprenderle due anni dopo, a fine lavori, nel nuovo Teatro La Vetreria, uno spazio che può ospitare fino a 200 spettatori. Dal 2006 la compagnia dispone di un'altra sala dell'edificio dove ha aperto la Scuola di arti sceniche. “ Considerati i tanti laboratori che facciamo- spiega Alessandro Mascia- abbiamo pensato, e voglio precisare che l'idea è partita da Giancarlo Biffi, il nostro direttore artistico, di creare una struttura che li riunisse in un unico progetto”. La scuola, luogo di incontro e di scambio dove ricercare, creare e crescere, si rivolge a tutte le fasce d'età con l'obiettivo di offrire ai partecipanti la possibilità di sviluppare le proprie capacità espressive. “Il gioco del teatro” si articola in due laboratori, uno per i bambini dai 7 ai 10 anni, l'altro per quelli dagli 11 ai 13 anni. Per gli under 20 il corso, “Cuori di panna smontata”, propone di fornire gli elementi fondamentali della pratica dell'attore insieme all'analisi del testo, allo studio del personaggio e della relazione teatrale. Per gli aspiranti attori Giancarlo Biffi, regista e attore, tiene il corso “La pratica dell'attore” a numero chiuso e selezionato.

 

Un discorso a parte meritano due progetti che dimostrano la grande passione per il lavoro teatrale. Uno è “La guerra dentro casa” rivolto agli anziani. Il corso intende lavorare sulle testimonianze di coloro che hanno vissuto la tragica esperienza dei bombardamenti del '43 quando la città venne quasi completamente distrutta. Ai racconti tragici, ma visti dagli occhi innocenti di chi allora era un bambino, è seguito un lavoro di narrazione e di ricerca teatrale che ha prodotto uno spettacolo, rivolto in particolare alle scuole. “L'obiettivo- ci ricorda il presidente del Cada Die- è quello di creare, in collaborazione con la cattedra di Antropologia Culturale dell'Università di Cagliari, un archivio di video e testimonianze, che ancora oggi stiamo raccogliendo, a memoria di ciò che è accaduto perché rimanga una traccia sopratutto per le giovani generazioni”.

 

L'altro progetto che incide profondamente nel tessuto sociale è “Migranti”. Nato nel 1999 su iniziativa di Alessandro Mascia si è consolidato nel corso degli anni fino a diventare un tassello imprescindibile nelle molteplici attività del Cada Die. “Tutto è iniziato- ricorda il suo ideatore- quando il Sindaco di Soleminis, e mio caro amico, mi chiese di fare un laboratorio teatrale per i ragazzi che frequentavano la piazzetta del paese con l'obiettivo di distoglierli da quell'unico passatempo per avvicinarli ad un'attività culturale”. In realtà solo una piccola parte di quei ragazzi mostrò interesse per l'iniziativa che invece attirò persone, per la maggior parte, con disabilità di vario tipo. Il primo esperimento sostenuto economicamente dall'Amministrazione Comunale, e in particolare dall'Assessore alla Cultura di Soleminis, durò un anno e quel primo progetto fu successivamente aperto alle richieste provenienti dai comuni limitrofi. “Diventò un gruppo stabile di lavoro- racconta il presidente del Cada Die- e decidemmo di chiamarlo migranti per un semplice motivo: cambiavamo zona di lavoro continuamente”.

 

Migranti” è un laboratorio teatrale che si rivolge all'area del disagio fisico, psichico e sociale. Si sviluppa dall'incontro di anime diversamente abili con quelle che definiamo normali. “Da questo incontro- spiega Alessandro Mascia- si matura la consapevolezza che lavorare sulle diversità significa scoprire nuove forze e nuove ricchezze ed è un viaggio affascinante, perché da queste persone possiamo imparare, se vogliamo, la forza, l'energia, la passione”. Diversi gli spettacoli prodotti nell'ambito di questo progetto: “Migranti, popolo in cammino”(2000); “Echi lontani”(2001); “Pronto soccorso-Ospedali riuniti”(2003); “Dedicato a Gigi”(2005); “Con tutto l'amore che posso”(2007). Le rappresentazioni sono state poi ospitate in diverse rassegne di “teatro-diversità” in Umbria, in Emilia Romagna e in Sicilia. Le tematiche affrontate in questo laboratorio teatrale così speciale sono state motivo di incontro e confronto in due importanti occasioni: il convegno nazionale, tenutosi a Lanusei nel 2002, sul tema “Teatro e marginalità”, e quello internazionale svoltosi a Cagliari nel 2004, e patrocinato dal Ministero della Salute, dal titolo “Migranti, la ricchezza delle differenze”. Nel 2008 il progetto è migrato in Ogliastra in collaborazione con la ASL di Lanusei, e l'anno dopo, sempre con il sostegno della ASL è approdato ad Oristano e comuni vicini.

 

Diverse le iniziative capitanate dal Cada Die che lo vedono attivo nell'ambito di rassegne e festival. Con la “La Sardegna dei Teatri” nata nel 2007, la compagnia, in collaborazione con “Bocheteatro” di Nuoro, “La Maschera” di San Sperate, “Rossolevante” di Tortolì e i teatri comunali di Serrenti e Sine Nomine Teatro, si propone di realizzare una circuitazione popolare che porti il teatro anche in quei luoghi dove difficilmente arriva, accompagnando lo spettatore in una riflessione sui temi e i linguaggi del teatro contemporaneo.

 

Il “Teatro in corto” è rivolto ad artisti e gruppi emergenti con l'obiettivo di dare loro visibilità e magari scoprire nuovi talenti. Il concorso prevede la presentazione di opere inedite della durata di quindici minuti che esplorino nuovi percorsi di ricerca e linguaggio. Il Cada Die mette a disposizione gli spazi e un indispensabile supporto tecnico. Dal 2006, anno della prima edizione, il progetto ha riscontrato un ampio successo di pubblico e le domande, provenienti da tutta la Sardegna sono state sempre più numerose.

 

Da undici anni “Ogliastra Teatro-Festival Internazionale dei Tacchi” anima le serate estive in una zona meravigliosa della Sardegna e ancora selvaggia. Nato a Tortolì dopo qualche anno si è trasferito a Jerzu. “Con questo progetto- spiega Alessandro Mascia- volevamo dare attenzione e visibilità ad attività che si svolgevano principalmente in Sardegna ma con un occhio sempre molto attento all'esterno. È supportato da un piccolo contributo dell'Assessorato al Turismo della Regione ed anche per questo desideriamo che abbia un aspetto il più ampio possibile”. È una Rassegna che si svolge in spazi all'aperto allestiti nella Cantina Antichi Poderi di Jerzu, ma anche nei canyon e nei boschi, sotto le stelle dei tacchi d'Ogliastra, paesaggi naturali che diventano palcoscenici unici e indimenticabili.

 

Il percorso artistico del Cada Die si coglie anche nelle produzioni del teatro rivolto ai ragazzi. La compagnia ha sempre prestato particolare attenzione al pubblico dei più giovani eccezionale per l'attitudine all'ascolto e per l'immediatezza delle risposte. “Capitani Coraggiosi” è un appuntamento seguito e apprezzato fin dalla sua prima edizione nel 1997. “La nostra compagnia- aggiunge Mascia- svolge una parte importante di lavoro teatrale che riguarda i bambini e i ragazzi. È un'area interessante e di grande stimolo per noi operatori perché quei piccoli spettatori rappresentano il pubblico di domani”. La Rassegna è articolata in modo tale da suscitare vivo interesse da parte dei giovanissimi e delle loro famiglie: ad un primo momento dedicato ai laboratori creativi segue una gustosa merenda, chiude in bellezza la messa in scena dello spettacolo.”Capitani Coraggiosi” è seguito anche dalle scuole dell'infanzia e da quelle primarie e secondarie di I° grado per le quali la compagnia riserva dei matinée. “La grande dedizione che rivolgiamo al teatro ragazzi -racconta il Presidente del Cada Die- ci riporta agli inizi della nostra storia. I primi progetti di teatro di strada non erano altro che scritture di fiabe originali che avevano come pubblico proprio i ragazzi e le scuole. Oggi esiste un circuito nazionale di teatro ragazzi a sé stante e questo spiega anche perché l'attività rivolta alla produzione di spettacoli per i più giovani sia, per molte compagnie e anche per la nostra, continuativa e inserita in un cartellone dedicato”.