La Storia della S.G. Amsicora

Era il 1897 e un gruppo di giovani cagliaritani iniziò a riunirsi in una minuscola macelleria allo scopo di incontrarsi, familiarizzare e praticare la ginnastica con attrezzi rudimentali. La voglia e la passione presto aumentarono, il numero di ragazzi salì vertiginosamente e si avvertì forte allora la necessità di trovare degli spazi più adeguati e di fondare una vera società sportiva.

La Società Ginnastica Amsicora nacque nel maggio 1897, quando gli atleti presero in affitto dei locali in via Principe Amedeo.
Nel 1900 la sede fu trasferita in via Lanusei ed il primo Presidente fu il Comm. Raffaele Garzia (1897-1902).

Nel periodo prima dell'avvento del fascismo, l'associazione si inserì nella vita della città attraverso l'organizzazione di eventi collaterali alle attività sportive e la costruzione di impianti sportivi, che a Cagliari erano completamente assenti: un velodromo in un'area al confine con viale Bonaria e viale Cimitero, ed il campo Amsicora vicino al canale delle Saline di Stato.
Istituì una fanfara che spesso si esibiva in occasione di feste e ricorrenze, anche durante le Feste di Maggio (dove festeggiava la sua fondazione).
Molte le discipline praticate: atletica, ginnastica, pugilato, calcio, ciclismo. Furono dell'Amsicora i primi atleti sardi a partecipare alle olimpiadi.

Durante il periodo fascista, con la costituzione della Gioventù Italiana del Littorio e della Gioventù Universitaria Fascista, tutte le attività sportive passarono sotto il diretto controllo fascista. Vennero requisiti gli impianti: il velodromo si trasformò in G.I.L. mentre l'Amsicora, con contratto perenne di affitto, divenne Campo Dux.

Alla fine della seconda guerra mondiale, gli impianti erano distrutti e la società non esisteva quasi più ma, grazie al Comm. Dott. Manlio Cottiglia (fu Presidente dal 1944 al 1968) si recuperò almeno lo stadio Amsicora. Niente da fare purtroppo per l'ex Velodromo.
L'attività riprese con la Ginnastica. L'atletica leggera ebbe una notevole ripresa con la costruzione, nello stadio Amsicora, di una pista in terra rossa (che fu anche la prima valida in Sardegna).

Occorre precisare che si ebbero due periodi di fermo totale delle attività, durante le due guerre mondiali: il motivo è da ricercare nel fatto che molti atleti e dirigenti persero la vita.