Reportage

Pasqua e riti della Settimana Santa

Autore: Francesca Muntoni.
13 febbraio 2007, 08:53
Il significato della Pasqua, le tradizioni antiche e i riti della Settimana Santa.

L'Arciconfraternita della Solitudine

Storicamente la "Confradia de Nuestra Señora de la Soledad" faceva capo ai Padri Trinitari, ordine fondato in Provenza da San Giovanni di Malta nel 1198 con una bolla del papa Innocenzo III, i cui fini erano soprattutto quelli di prestare aiuto, con offerte e altre iniziative, al riscatto di persone rapite e fatte schiave dai pirati barbareschi tunisini in occasione di scorrerie lungo le coste sarde e delle regioni meridionali. I Padri allora avevano sede ai piedi del colle di Bonaria in una chiesetta dedicata a Santa Maria in Portu Gruttis.

Nel momento in cui l'arcivescovo di Cagliari gli affidò la chiesa di Santa Maria questa fu dedicata anche a San Bardilio e in seguito alla Santissima Trinità. Nel 1769 i Trinitari furono trasferiti da San Bardilio alla chiesa di San Lucifero. Fu lì che pensarono di fondare una confraternita e infatti nel 1616, con bolla pontificia di Paolo V, furono aggregati alla confraternita dei Padri Trinitari romani acquisendo parimenti gli stessi privilegi e le stesse prerogative. La confraternita possedeva due preziosi simulacri: un grande crocifisso e la statua della Madonna Addolorata, vestita a lutto, stilisticamente di provenienza spagnola.

La stessa tradizione riporta che il governo spagnolo di Cagliari imponesse alla C.d S. di portare in Cattedrale, nel giorno del Giovedì Santo i due simulacri dei quali il crocifisso sostava in Duomo, mentre la statua rientrava in processione la sera stessa nella chiesa di San Bardilio. La sera successiva, quella del Venerdì Santo, la stessa statua della Madonna veniva portata in processione fino alla Cattedrale, dove i confratelli ritiravano il simulacro del Cristo morto dopo la Deposizione per poi trasportarlo su una lettiga e rientrare a San Bardilio.

Poichè il tragitto era molto lungo e faticoso i confratelli della Solitudine nel 1967 chiesero e ottennero da Innocenzo XII il trasferimento nell'attuale chiesa di San Giovanni. L'incendio del 1752 risparmiò purtroppo ben poco della documentazione d'archivio e degli arredi sacri della chiesa, e se non fosse stato per il repentino intervento dei confratelli nemmeno il crocifisso ligneo si sarebbe salvato.
La fervente attività della Confraternita venne sempre puntualmente segnalata dalla Curia cagliaritana alla Santa Sede, così che nel 1878 Pio IX , riconoscendone i meriti, la elevò al rango di Arciconfraternita, e venne istituito anche un ramo femminile.