Reportage

Esercito Italiano una risorsa per il Paese.

Nuove professionalità. I giovani e le loro esperienze

Cerchiamo persone con la profonda e radicata passione di soccorrere le popolazioni indifese. Giovani dagli alti ideali, motivati a disarmare e a ristabilire gli equilibri fra le Nazioni ”. Queste le parole di Paola, 24 anni di Cagliari, Caporal Maggiore, in servizio presso il Centro di Selezione VFP-1, nella “Caserma Ederle”, in viale Calamosca, 29. E’ “aiutante di sanità”: offre la sua preziosa collaborazione ai medici che visitano le aspiranti reclute.
Il desiderio di giustizia, il radicato senso del diritto sono le spinte che l’hanno portata a mirare verso una carriera all’interno dell’Arma dei Carabinieri, ma prima ancora a frequentare un corso di specializzazione a Roma che le ha permesso di apprendere utili conoscenze infermieristiche.
Ci sono vari modi di prestare il proprio aiuto” – continua – “il medico lo fa curando i propri pazienti e risanando loro ferite o malori. Numerosi volontari si adoperano altrettanto, offrendo supporto agli indigenti, ai profughi.
Un modo diverso di prestare la propria opera può essere rappresentata nel nostro caso dal fatto di contribuire a un futuro migliore cercando di lottare contro la mafia, il triste fenomeno dei sequestri, la radicata criminalità in alcune città, per rendere più civile la nostra Nazione
”.
Esistono molteplici modi per infondere valori di integrità e spirito di sacrificio che la Forza armata sa trasmettere e attraverso la quale i giovani riescono a dare il meglio di sé.
Lo sport e chi lo pratica può esserne una significativa dimostrazione.
Molti sono gli atleti che manifestano con il loro esempio, ciascuno nella propria disciplina, la voglia di proporre di essa un’immagine pulita, la volontà di mostrare serietà e costanza nell’allenamento. In ognuno prevale l’interesse di essere “ambasciatori” di lealtà, capaci di fare “spirito di corpo”, quando si gioca in squadra. Da essi l’Istituzione si attende un significativo contributo al consolidamento del senso di appartenenza nonché di fungere da stimolo per l’attività sportiva.
Nello svolgimento di qualsiasi attività singola predomina il senso del massimo impegno ad agire in modo corretto.
In questo senso, una punta di diamante dello sport italiano, ma soprattutto sardo, è la portacolori nuorese “D.o.c.”, attualmente in forza all’Esercito, il Caporale Sara Palmas.
La bravissima mezzofondista, già vincitrice di numerose gare a partire dal 2000, ha inanellato primi posti e successi anche a livello europeo, diventando più volte campionessa italiana nelle gare indoor sui metri 1500.
Quest’anno ha già dato tanto ad Ancona, salendo sul podio più alto, con un tempo di 9:27.84, anche se è già pronta a partire in Africa e negli Stati Uniti.
L’Esercito è anche stare insieme a una squadra, averne la consapevolezza” – afferma un’altra giovane caporale – “significa sviluppare un inaspettato senso di gruppo, a dispetto delle tendenze egoistiche che qualche volta sembrano prendere piede” – e, conclude compiaciuta – “pensare alla persona che hai a fianco e riuscire a sostenerla fisicamente o psicologicamente, ti tempra lo spirito, ti rafforza. Quando riesci a soccorrerla, in qualche modo aiuti prima te stessa ”.