Reportage

Esercito Italiano una risorsa per il Paese.

Prospettive per il futuro

Ai giovani che si arruolano come VFP-1 sono riservate molteplici possibilità occupazionali successive.
In seguito a un anno di volontario in ferma prefissata che potranno compiere sia nell’Esercito, nella Marina Militare, che nell’Aeronautica, acquisiranno un importante “patentino”.
Le vie professionali che si apriranno successivamente, attraverso selezioni di vari livelli, offrirà la notevole possibilità di “indossare” l’uniforme delle Forze Armate, della Polizia di Stato, Croce Rossa, o della Guardia di Finanza.
Non sono da trascurare, tuttavia, le opportunità che un tale percorso porterà anche in ambito civile e amministrativo, qualora si scegliesse di prendere parte a ogni tipo di concorso pubblico.
Ai fini della partecipazione ai suddetti concorsi, i Comandi provvedono a rilasciare ai VFP-1 una specifica attestazione sul servizio prestato, copia della quale – ai sensi della vigente normativa – dovrà essere allegata alla domanda di iscrizione. Attraverso tale certificato si acquisisce punteggio.
L’Esercito, infatti, in attuazione della “Legge sulla professionalizzazione delle Forze Armate” (Legge 14 novembre 2000, n. 331), nel richiedere l’impiego di personale sempre più qualificato e arruolato su base volontaria, ha preso atto che tale tipo di reclutamento è fortemente connesso con la certezza di una futura possibilità occupazionale.
L’accesso a tale figura professionale (volontario a ferma prefissata), dunque, risulta senza dubbio interessante per i giovani, dal momento che a essi si riconosce non solo una “professione” e un’adeguata remunerazione ma, soprattutto, “garanzie occupazionali”.
Inoltre, con la sopraccitata legge, pubblicata sulla G.U. n. 269 del 17/11/2000, a mente dell’art. 5 (Misure per agevolare l’inserimento dei volontari congedati senza demerito nel mondo del lavoro) è stata istituita, presso la Direzione Generale della Leva del Ministero della Difesa, un’apposita struttura per agevolare il collocamento nel mondo del lavoro dei volontari che non hanno trovato un utile sbocco lavorativo in Forza Armata, nelle Forze di Polizia o altre Amministrazioni.
Sulla base di tale norma il Comando Militare Autonomo della Sardegna ha già messo in atto protocolli d’intesa con la Regione, l’Assessorato del Lavoro, la Formazione Professionale Cooperazione e la Sicurezza Sociale, (3 maggio 2005) l’Associazione Industriali della Provincia di Cagliari e l’Ente Scuola per le Industrie Edilizia e Affini.
Un’altra allettante opportunità riguarda gli amanti dello sport e gli eccellenti atleti che vorrebbero progredire dal punto di vista professionale.
L’entrata in vigore del regolamento concernente il reclutamento e il trasferimento ad altri ruoli del personale dei gruppi sportivi delle Forze Armate, consente di poter arruolare – con concorsi dedicati – atleti di fama nazionale e internazionale, in analogia a quanto in atto nelle Forze di Polizia che operano da tempo in tale settore.
In particolare, l’ordinamento in questione consentirà l’arruolamento, in qualità di VFP-4, di personale di assoluta eccellenza, quali atleti che abbiano conseguito risultati agonistici almeno di livello nazionale, nella disciplina prescelta.