Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Via Manno senza auto? Un coro di sì

Fonte: L'Unione Sarda
4 marzo 2010

Commercianti e residenti promuovono l'idea: «Ma è necessario rifare la strada»

Qualche dubbio sulla pedonalizzazione di un tratto del Corso

C'è chi chiuderebbe al traffico tutto il centro storico. «Ma bloccare quel tratto del Corso non serve a niente».
Promossa (quasi a pieni voti) la pedonalizzazione di via Manno, bocciata quella del Corso. Sono queste le reazioni di residenti e commercianti alle proposte dell'assessore al Traffico Maurizio Onorato. Piace - e tanto - l'idea di impedire l'accesso anche a bus e taxi in via Manno. A patto che l'innovazione non rimanga fine a se stessa. «Per esempio», afferma Vito Nurchi, direttore di Castangia e residente di via Manno, «deve essere rifatto il manto stradale. Che senso ha facilitare il transito di passeggini o carrozzelle con disabili se la strada è piena di voragini?». Basta dare un'occhiata in giro per rendersi conto che l'obiezione di Nurchi è fondata.
LE AUTO Però, occorre intervenire: anche in tarda mattinata, quando i negozi stanno per chiudere, via Manno è attraversata da un serpentone d'auto: bus, taxi, macchine delle forze dell'ordine, mezzi del Comune. Ma anche auto “civili”, spesso senza pass. «Invece», interviene Enzo Operti, dell'omonima gioielleria, «qui la gente dovrebbe passeggiare tranquilla, senza la preoccupazione di auto che arrivano all'improvviso». E la pedonalizzazione dà anche sicurezza. «Quale rapinatore», riprende, «oserebbe operare in una strada dove può solo scappare a piedi?».
I PROBLEMI Idea promossa. Ma non mancano le obiezioni. «In primo luogo», dice Nicola Serra, della tabaccheria davanti a piazza Martiri, «ci saranno problemi con le operazioni di carico e scarico. E poi, potranno passare i mezzi di soccorso? Mi preoccupa il fatto che, come accade in Italia, si facciano tante eccezioni». Però, la posta vale la candela. «Per avere un miglioramento generalizzato», sostiene Gigi Corongiu, titolare del negozio d'abbigliamento Verginetti, «occorre che tutti facciamo qualche piccolo sacrificio. Ma la tendenza è quella: in tutto il mondo, i centri storici sono pedonali. Perché non dovrebbero esserlo anche da noi? Personalmente, chiuderei al traffico tutto il centro».
IL CORSO Basta attraversare la strada e il clima cambia completamente. Nel Corso, un gruppo di donne discute della pedonalizzazione davanti al negozio di vini Genna e lua. «Anche se riguarda solo il weekend», spiega la titolare Gisella Deiana, «a me creerà problemi: molti nostri clienti sono ristoratori che vengono ad acquistare discrete quantità di vino». Un discorso condiviso da Burkhard Von Prondzynski, titolare dell'Orso Babà, negozio di giocattoli. «Vendo oggetti ingombranti. Per me sarebbe un grosso problema, tenuto anche conto che il parcheggio più vicino è alla stazione e che in via Mameli c'è la ztl».
LA PROPOSTA Ha molti dubbi anche Andrea Caruso che, nel Corso, ci vive e ci lavora (sia in uno studio dentistico che in un bed & breakfast). «Chiudere questo tratto», afferma, «non serve. Sarebbe meglio cacciare le auto nel tratto tra via Caprera e via Sassari, dove ci sono tantissimi bar e ristoranti. Il traffico? Potrebbe essere convogliato in via Mameli».
MARCELLO COCCO

04/03/2010