Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Rifiuti e pubblicità appaltati all’esterno

Fonte: La Nuova Sardegna
23 giugno 2008

LUNEDÌ, 23 GIUGNO 2008

Pagina 20 - Nazionale

di Roberto Paracchini



La finanziaria nazionale agevola l’affidamento a terzi dei servizi



L’assessore Cappellacci: «Valuteremo attentamente i comparti che potranno essere ceduti»


________________________________________
CAGLIARI. I servizi del Comune saranno affidati all’esterno? «Non certo tutti, solo in parte - precisa l’assessore alle Finanze Ugo Cappellacci - c’è semmai la volontà di fare una ricognizione puntuale su quei comparti che possono essere esternalizzati». Secondo l’ultima Finanziaria nazionale sarà più facile, per gli enti locali, affidare i servizi con una gara a società sia pubbliche che private. «Da parte nostra, però - continua l’assessore - non c’è affatto la volontà di fare affidamenti selvaggi». Per il momento il Comune sta lavorando per assegnare all’esterno la raccolta dei rifiuti, tramite un mega appalto.
In più: riparte la procedura per affidare all’esterno anche la riscossione dei tributi per la cartellonistica pubblicitaria. Questione che per anni è rimasta terra di nessuno arrivando a veri paradossi: nel passato chi voleva impiantare un cartello con tutte le carte in regola, non poteva farlo, mentre chi non aveva permessi (purchè pagasse la tassa apposita) riusciva nell’intento. E sino alla fine, il settore, è stato coinvolto in ombre e veleni con esposti e contro denunce alla magistratura. Ma l’appalto che decisamente fa e farà più gola è quello della raccolta dei rifiuti: ventisette milioni all’anno per cinque anni, più due, per un totale di centottantanove milioni di euro.
Sul problema-rifiuti Cagliari ha passato diverse vicissitudini e attualmente si trova in una fase di transizione, che dura però da tre anni. Nel 2005 il Comune diede una proroga all’Ati (l’associazione di imprese che gestiva e gestisce il servizio) per avere il tempo necessario per decidere la scelta da adottare. Un anno prima c’era stato il definitivo naufragio dell’iniziale strategia municipale: la costituzione di una società mista (la Sam, a proprietà comunale e privata). Poi c’è stato il dibattito sulla strategia da adottare e, infine, la decisione di affidare a una società esterna il settore dei rifiuti.
E non è tutto: verso la fine della passata consiliatura, inoltre, c’è stato uno scontro sul capitolato d’appalto per il bando d’affidamento di questo comparto tra l’allora assessore Giorgio Angius e il funzionario dirigente. E tutto ha aggiunto ritardi a ritardi. Poi la gara sembrava pronta per essere bandita, ma a inizio estate del 2007 il dirigente ha fatto presente che non c’era la copertura di bilancio in quanto questo non era stato ancora definito (venne approvato a giugno) e tutto slittò ulteriormente. E in estate è «saltato» anche il dirigente. In parallelo, visto che la questione si stava complicando e che l’impegno di spesa per la gestione futura dei rifiuti era, ed è - come visto - notevole, la Giunta ha deciso di ricorrere a un esterno. E così ha fatto una richiesta pubblica per affidare a un professionista la preparazione, con relativo progetto (per un costo di 80mila euro), dell’appalto. Quest’ultimo, infine, dovrebbe essere bandito a novembre. E nei primi mesi del 2009 - se tutto procederà come previsto - ci sarà il nuovo gestore.
Di possibile affidamento esterno si era parlato anche per una parte del patrimonio comunale. Il Municipio possiede circa undicimila cespiti, molti sono abitazioni di edilizia popolare, altri sono terreni e locali commerciali. Per questi ultimi due si è accennato a una possibile gestione separata, da dare a un’agenzia o simili. Una struttura che potrebbe essere esterna (come proposto nella passata consiliatura), o interna al Comune, o mista (pubblico e privato). L’importante, in questa prospettiva, è che si arrivi a una gestione razionale delle proprietà immobiliari del Comune visto che oggi il costo delle manutenzioni supera quello degli introiti.
Nello stesso tempo, però, va ricordato che il Comune ha recentemente acquisito l’intera proprietà della Multiservizi, una società a cui l’amministrazione ha affidato mansioni e lavori che preferisce controllare direttamente, e che non potrebbe fare direttamente per carenza di personale. Una scelta che sino a ieri permetteva di affidare in house una serie di lavori senza passare per l’appalto pubblico. Ma che ora potrebbe essere più difficile proprio per le nuove norme nazionali.