Rassegna Stampa

Il Sardegna

Lo sciopero degli immigrati ventiquattro ore per il lavoro

Fonte: Il Sardegna
1 marzo 2010

La manifestazione. Arriva in città l'iniziativa nata in Francia ”Primo marzo 2010”

«Nessuna astensione dal lavoro ma solo sensibilizzazione sul ruolo degli stranieri»

Ventiquattro ore senza di noi: cosa succederebbe se i quattro milioni e mezzo di immigrati che vivono in Italia incrociassero le braccia per un giorno? Anche Cagliari aderisce all’iniziativa “Primo Marzo 2010”. Il programma si articola in tre momenti. Per tutta la giornata, nelle scuole, nelle facoltà universitarie, nelle sedi delle associazioni verranno organizzati incontri, proiezioni, dibattiti sul tema dell’immigrazione. Poi, per tutta la giornata verrà distribuito materiale informativo in diversi punti della città (banchetti in piazza Repubblica, piazza Costituzione, via Roma). Alla fine tutti in piazza del Carmine: alle 16 “Gioco Interculturale” per bambini e adulti. A Cagliari, dunque, la manifestazione Primo marzo prenderà una piega diversa. Nessuna astensione dal lavoro, ma solo una giornata di sensibilizzazione sul ruolo degli immigrati nella società. «Succede così in tutte le città più o meno piccole - spiega uno degli organizzatori - dove non esiste una realtà di fabbriche che occupano un gran numero di immigrati». E infatti Mustafà, che gestisce un call center alla Marina neanche sa della manifestazione. Domani non si lavora, quindi? «È la prima che sento, non ne sapevo nulla, da me arrivano gli extracomunitari che vivono in città per chiamare a casa, nel loro paese». «La giornata di do-mani - spiega il rappresentante della comunità senegalese a Cagliari, Abdou Ndiaye - ha una valenza puramente simbolica, che serve a dimostrare l'importanza degli immigrati nel settore del lavoro». La manifestazione “Primo Marzo 2010 - Sciopero degli stranieri” nasce in Francia (con il nome “La journée sans immigres - 24 h sans nous”) per rendere tangibile l’importanza del ruolo degli stranieri nell’economia e nella società europea. L’iniziativa si diffonde rapidamente in altri paesi europei: si formano comitati in Italia, Grecia e Spagna. Ciascun comitato nazionale promuove il “Primo Marzo”. Si costituiscono tanti comitati locali. Ognuno individua le iniziative più opportune per dare localmente risalto al tema che sta alla base: il ruolo concreto degli immigrati nella società europea. A Cagliari non si sa in quanti parteciperanno. Di certo hanno aderito tante associazioni, fermo restando, specificano gli organizzatori, «che l’iniziativa non sta sotto nessun cappello partitico». ¦


La chiave

Hanno aderito tredici associazioni ¦
¦ Tra le associazioni che hanno aderito: Acli, Amnesty International, Arci, Arcoiris, Articolo 2, Cagliari Social Forum, Cosas, Genti de Mesu, Intercultura Cagliari, La Carovana, Laboratorio Cre-Attivo, Sprar Emilio Lussu.