Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Decreto fiscale, effetti immediati

Fonte: La Nuova Sardegna
20 giugno 2008

VENERDÌ, 20 GIUGNO 2008

Pagina 10 - Attualità

Tremonti: «C’è necessità di agire con forza sui conti del 2008»



Brunetta: «Non ci saranno sanatorie per i dipendenti precari»
ALESSANDRO CECIONI
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ROMA. Deficit-Pil che viaggia sul 2,5%, necessità che il decreto fiscale agisca già sui conti di quest’anno. Il sì alla Robin Tax e il no alla Tobin («nasce da pregiudizio contro il mercato»). Fino all’introduzione a quattro mani che apre il Dpef: «Restando da soli, ognuno per sé, guidatori compresi, non andiamo da nessuna parte», dicono il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, e il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti.
«Tutti per uno, uno per tutti». Non è il motto dei tre moschettieri, quello che cita Giulio Tremonti presentando la Finanziaria 2009-2011 che ci porterà al pareggio nei tempi concordati con la Ue. No, non è di Dumas la citazione. Lo sguardo del ministro si rivolge più in alto, a Filadelfia, alla nascita degli Stati Uniti. «Ci siamo imposti il metodo dei padri costituenti di Filadelfia. Nessuno aveva un pezzo di carta e una penna perché nessuno si fissasse o appropriasse di un’idea. La logica è stata uno per tutti, tutti per uno». I padri costituenti di Filadelfia, ma anche Cavour e la «paura e la speranza» che hanno fatto vendere a Giulio Tremonti 200mila copie del suo libro. Per la presentazione ufficiale della Finanziaria 2009-2011 il ministro si abbandona a citazioni, ma anche a ringraziamenti. Al direttore generale del Tesoro, Vittorio Grilli, prima di tutti: «Devo ringraziarlo per l’idea sulla card prepagata, per la stabilizzazione dei conti, l’ampliamento della convenzione sui mutui».
Poi le cose che più gli stanno a cuore. L’azione contro gli italiani residenti nei paradisi fiscali: «Rovesciamo il concetto: per l’Erario loro sono contribuenti italiani, sta a loro dimostrare il contrario, che risiedono altrove. In fondo è l’uovo di Colombo».
Il Dpef sarà trasmesso oggi al Parlamento, mentre è deciso che la Finanziaria inizierà il suo percorso dalla Camera. «Un piano per l’Italia», si intitola il Documento di programmazione economica e finanziaria. Da soli non si va lontano, ma «insieme possiamo far prevalere le virtù sui vizi, volgere il pessimismo in fiducia, la sfiducia in fiducia, riprendere un cammino tracciato nella speranza verso il futuro».
Questa è l’elegia. Poi ci sono le persone che non arrivano a fine mese, di quelli con la pensione al minimo cui andrà la card prepagata.
La ridistribuzione vera delle ricchezze verrà dopo. «Se ci sarà un aumento della ricchezza ci sarà anche un’equa distribuzione», dice Tremonti. E aggiunge: «Se l’economia va bene vanno bene anche i conti». Intanto spazio alla Robin Tax. «Si chiama tassazione dei profitti di regime - dice il ministro - e ha una storia plurisecolare. L’addizionale riporterà la tassazione attuale dl 27,5% al 33%, per bancari e assicurativi la tassazione passa dal 27 al 33%». Così come dopo ci sarà la rivoluzione del Federalismo fiscale: «Senza una Roma federale non si fa l’Italia», dice Tremonti parafrasando Cavour.
«C’è aria nuova - dice Silvio Berlusconi parlando alla Concommercio - sono molto soddisfatto della compagine di governo e di questa Finanziaria che eviterà l’assalto di lobby e parlamentari».
Poi tocca a Brunetta spiegare i provvedimenti che lo riguardano. E parte subito all’attacco: niente più sanatorie per i precari della Pubblica amministrazione, si verrà assunti solo per concorso. Seguono le norme sul licenziamento dei fannulloni, ma non vanno nel decreto legge, bensì nella delega di riforma del pubblico impiego. La riforma garantirà 20 miliardi di risparmi in tre anni. Brunetta ha anche garantito che la soppressione degli «enti inutili» non riguarderà i parchi.
Sulla reintroduzione dei ticket da 10 euro per la specialistica, per ora, resta tutto congelato fino alle decisioni del tavolo governo-regioni. Il ministro Sacconi ha spiegato che le regioni in rosso per evitare il ticket dovranno trovare risorse alternative.