Rassegna Stampa

Il Sardegna

Tempesta sugli immobili pubblici l'assessore: ora voglio tutti i dati

Fonte: Il Sardegna
24 febbraio 2010

Via Roma. Affidamento dei beni comunali, lettera di Patrizio Mulas ai colleghi della giunta e ai dirigenti

A breve un nuovo sollecito. In caso di silenzio annunciato un ricorso alla Corte dei Conti

Ennio Neri ennio.neri@epolis.sm ¦

«Quale bene pubblico avete assegnato e a chi?» Suona più o meno come un avvertimento ai colleghi, la lettera spedita il 10 febbraio dall'assessore al Patrimonio Patrizio Mulas. Poche righe per annunciare che da oggi in poi chi dovrà affidare in gestione locali del Comune, dovrà passare dall'assessorato al Patrimonio. L'obiettivo? Mettere ordine, nel caos che da tempo avvolge la gestione dei beni pubblici.
OPERAZIONE difficile. Fino ad oggi nessuno ha inviato l'elenco all'assessore Mulas, soltanto uno dei suoi colleghi di giunta avrebbe già terminato la relazione. Mulas attenderà qualche altro giorno. Poi un nuovo sollecito. Dopodiché non è esclusa l'ipotesi di lettera alla Corte dei Conti, organismo che già qualche anno fa espresse forti critiche sulla gestione dei beni comunali cagliaritani. La missiva è del 10 febbraio, quando l'assessorato al Patrimonio, (la firma è dell'assessore Patrizio Mulas e del dirigente Mario Chillotti) chiede, agli assessori e ai dirigenti dei servizi, «un costante e continuo aggiornamento », sulle spese di manutenzioni, indispensabili per una più corretta valutazione del bene. Le stime aggiornate consentiranno anche una programmazione più efficace dell'utilizzo dei beni “in particolare”, scrive, “quelli non più utilizzati per la loro destinazione originaria e quindi dimessi”. Frase che sembra fare riferimento ad alcune assegnazioni di beni pubblici che hanno seminato più di qualche malumore in Municipio. E cioè l'assegnazione dell'ex liceo artistico, dell'ex mercato civico di Santa Teresa e delle ex scuole di via Abruzzi e via Santa Maria Goretti: tutti beni del patrimonio (scuole o mercati “dimessi”) affidati in gara dall'assessorato alle Politiche sociali. Ora la lettera chiede agli assessori “piena e fattiva collaborazione” per liberare il continuo flusso di dati per aggiornare l'inventario e per far “conoscere”, all'assessorato al Patrimonio, “ogni affidamento di beni di proprietà comunale a terzi”. L'invito rivolto ai dirigenti è di “contattare il Patrimonio per qualsiasi ipotesi di utilizzo degli immobili di proprietà comunale”.
«VOGLIO sapere esattamente quali beni pubblici possiede il Patrimonio, chi ce li ha in gestione e con quale modalità», spiega Mulas, «un assessore mi ha annunciato la relazione, mentre altri mi hanno detto che la stanno preparando. Daremo loro altri giorni dopodiché risolleciteremo ». Non è eslcusa, in caso di mancata risposta, una segnalazione alla Corte dei Conti. «I vari assessorati continueranno a gestire i beni. Ma quelli dimessi devono tornare al Patrimonio ». ¦