Rassegna Stampa

Il Sardegna

Floris contro la Regione «Fondi Fas per Cagliari»

Fonte: Il Sardegna
23 febbraio 2010

La polemica. Il sindaco chiede le risorse per la città. Il portavoce di Cappellacci: scontro incomprensibile

«Se le risorse sono certe non mi fermerei neppure davanti a Berlusconi o Tremonti: non ci sono deroghe per nessuno. Voglio essere messo nelle condizioni di poter competere: le risorse non sono tutto ma ci servono». Dalla tavola rotonda organizzata da Banca Infrastrutture, innovazione e Sviluppo (Biis) del gruppo Intesa Sanpaolo nella sala consiliare del Municipio di Cagliari arriva la bordata del sindaco Emilio Floris al presidente della Regione Ugo Cappellacci. Una bordata in sintonia con la posizione critica assunta dal primo cittadino cagliaritano nel confronti della Giunta regionale. Immediata la replica dell'assessore ai Lavori Pubblici, Angelo Carta. «I fondi Fas ci spettano, sono nostri e ci servono ora», ha detto specificando che «le infrastrutture vanno fatte tutte insieme, calibrandole nei diversi territori». Poco prima Floris aveva annunciato un cambio di metodo nel confronto con la Regione per attuare interventi infrastrutturali multipli che riguarderanno l’intera area vasta di Cagliari. «Questo inaspettato attivismo del sindaco Floris non va assolutamente disperso», ha commentato Alessandro Serra, portavoce di Cappellacci. «Anzi, ci auguriamo che tanta energia e voglia di fare possa essere profusa per affrontare quel tavolo sul futuro di Cagliari che la Regione ha promosso lo scorso mese di gennaio. Un confronto finalizzato a recuperare il tanto tempo perduto negli anni passati. Piuttosto che lasciarsi andare a sortite polemiche sarebbe forse più opportuno che il sindaco Floris si concentrasse sui progetti che potrebbero essere realizzati per Cagliari grazie alle risorse finanziarie rese disponibili dai diversi strumenti della programmazione regionale. Su questi progetti la Regione assicura massima disponibilità. Chi invece dovesse andare alla ricerca di uno scontro incomprensibile a noi e ai cittadini ingaggerebbe una battaglia contro se stesso». ¦