Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Il Comune, una macchina zoppa

Fonte: La Nuova Sardegna
22 febbraio 2010

DOMENICA, 21 FEBBRAIO 2010

Pagina 2 - Cagliari

La maggior parte dei dipendenti ritengono che la struttura amministrativa non sia adeguata



Presentati i risultati di un’inchiesta per la riorganizzazione degli uffici




ROBERTO PARACCHINI

CAGLIARI. Per il 44,5 per cento degli impiegati comunali le decisioni prese dai dirigenti non sono comunicate in maniera sufficientemente adeguata agli altri dipendenti. E il 57 per cento afferma di non ricevere indicazioni appropriate sui risultati raggiunti. Ma all’interno dell’amministrazione municipale c’è un’efficace organizzazione amministrativa? Il 32,1 per cento risponde «sì», il 16.9 «no», il 25,5 dice di non essere d’accordo ma nemmeno in disaccordo e il 13 per cento sostiene di essere completamente in disaccordo. E ancora: le capacità e le attitudini individuali sono efficacemente impiegate nella struttura? Per il 38,5 la risposta è «sì», mentre il 58,8 precisa di essere: o in disaccordo ooopure nè per il «sì» nè per il «no».
Questi alcuni dei risultati della radiografia che l’amministrazione ha compiuto su se stessa e che il sindaco Emilio Floris e l’assessore Giuseppe Farris hanno presentato ieri mattina nel sottopiano del Comune di via Roma («perchè, simbolicamente, questo luogo mostra come la riorganizzazione della macrostruttura del Comune parta dal basso», ha precisato Farris).
Uffici visti e analizzati ai raggi «x» attraverso un’indagine appaltata a una società specializzata, e iniziata nel 2007. Con l’obiettivo di «portare a una maggiore efficacia» la burocrazia municipale. In generale la maggior parte dei dipendenti hanno quello che viene definito «spirito di corpo» in quanto il 54 per cento è orgoglioso di appartenere alla struttura comunale, contro il 18 dei «no». Mentre i rapporti tra sviluppo e crescita personale sono deficitari: il 33 per cento sostiene che vanno bene, mentre il 39 afferma il contrario.
L’indagine è composta da un volume di un centinaio di pagine fatto di analisi, interviste, grafici e proposte a cui ha risposto, in maniera autonoma, dall’80 al 90 per cento dei dipendenti. Tra le altre cose vi sono approfondimenti sulla polizia municipale e sullo sportello unico per le attività produttive. «Non è una delibera ma un pacchetto di proposte totalmente aperte - ha spiegato il sindaco Floris - nel complesso l’inchiesta rappresenta un lavoro indispensabile per costruire una macchina efficiente, da lasciare in eredità a chi verrà dopo di me. La scelta è stata quella di portare all’esterno e rendere pubblica questa ricerca».
«La macrostruttura attuale - ha precisato l’assessore Farris - è entrata in vigore nel 2001, ma nel frattempo le competenze degli enti locali si sono molto accresciute: sia per gli interventi economici, che per la gestione territoriale». Infatti e, come accennato, dalle analisi emergono dati positivi ed elementi di criticità. «La fase di analisi - ha continuato Farris - è stata caratterizzata da una scelta di trasparenza: conoscere le debolezze per noi è un motivo di forza. Le criticità? A volte non dipendono da noi, altre sono nella disponibilità del Comune. Ma quello che conta è la volontà di non nasconderle e di discuterle».
Un passo avanti importante, anche se la prova del nove sarà la capacità di trasformare in positivo queste criticità. Oggi l’ente locale lavora soprattutto per obiettivi. Per questo la motivazione del personale è indispensabile e questa nasce in prevalenza da una maggiore concertazione tra tutti gli interessati.