Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Cagliari è la città più spiata della Sardegna

Fonte: L'Unione Sarda
22 febbraio 2010

La ricerca. In città ventinove agenzie d'investigazione, anche se gli 007 contestano i numeri della Axerta



La spiegazione non è immediata ma il ragionamento fila: quando la crisi economica si fa sentire, aumenta il bisogno di vederci chiaro o addirittura spiare qualcuno. Che si tratti della moglie a cui dare gli alimenti o dell'azienda concorrente da tenere sotto controllo per evitare di perdere fette di mercato. Ecco perché in Sardegna le agenzie di investigazione privata proliferano (83 imprese nell'Isola, più 2,5 per cento rispetto al 2007) e Cagliari, con 29 società, è la città più spiata della regione, nonostante un calo del 17 per cento negli ultimi due anni. Segue Sassari con 28 agenzie. Lo comunica l'agenzia Axerta, che parte da uno studio della Camera di commercio di Milano.
I NUMERI La metà delle agenzie della regione si trovano nel capoluogo, che si piazza al trentaduesimo posto nella classifica nazionale delle città più spiate d'Italia, dopo Siracusa (al trentesimo). A livello nazionale si registra un incremento del 10 per cento (dal 2007 ad oggi le agenzie sono passate da 2.836 a 3.116). Dalla ricerca emergono anche i dati a livello provinciale. Dopo Cagliari, vengono Sassari (28 agenzie), Nuoro (14), Oristano (12). Le variazioni percentuali in ogni provincia parlano quasi di un boom del settore: Sassari più 17 per cento, Nuoro più 8, Oristano più 33.
Le prime dieci province in Italia per numero di agenzie sono: Roma 259, Milano 258, Napoli (220), Torino (97), Bari (85), Catania (83), Foggia (68), Venezia (60), Brescia (55) e Firenze (53). Vercelli è la città meno spiata d'Italia (3 agenzie).
LA SPIEGAZIONE «Alla base dell'incremento delle aziende del settore», spiega Vincenzo Francese, amministratore delegato di Axerta, «vi è il fenomeno della crisi. Si registra infatti un incremento dei casi di spionaggio industriale, spiegabile anche con le difficili congiunture economiche. Invece la raccolta di prove per cause di separazione, in particolare per accertare infedeltà, variare un mantenimento o valutare l'affidamento dei figli fanno registrare un andamento costante, se non in diminuzione».
Dai dati elaborati dall'agenzia, emerge che tra i titolari delle agenzie uno su tre ha un'età compresa tra i 20 e i 39 anni. E il 16,2 per cento è donna, più del dato italiano (12 per cento).
LA POLEMICA Ma Giuseppe Rotella, titolare di un'agenzia a Cagliari, contesta i numeri: «Siamo setto-otto agenzie in tutto: la prefettura ci comunica quando rilascia ogni licenza e negli ultimi anni sono state pochissime. Il lavoro? C'è tanta miseria in giro, poche richieste, la gente ti commissiona un'indagine e neanche ti paga».

20/02/2010