MERCOLEDÌ, 17 FEBBRAIO 2010

Pagina 43 - Sport

Presentata ieri mattina a Cagliari la manifestazione che comincerà martedì



E il 28 la Classica sarda sull’inedito percorso Sassari-Olbia




DALL’INVIATO ROBERTO SANNA

CAGLIARI. Da Olbia a Cagliari in cinque tappe, poi da Sassari a Olbia per chiudere la settimana internazionale sarda di ciclismo con un’edizione inedita della classica in linea.
Ieri mattina alla Camera di commercio, alla presenza del presidente regionale del Coni Gianfranco Fara e di quello della Federciclismo sarda Salvatore Meloni, è stato sollevato il sipario sul Giro di Sardegna di ciclismo, che dopo il gran rientro dello scorso anno si ripropone con l’edizione n.28 organizzata sempre dalla Leisure & Sport di Stefano Pilato. Il canovaccio è uguale (lunedì prossimo operazioni preliminari, poi cinque tappe), con in più la sorpresa della classica in linea che verrà riproposta 27 anni dopo il successo di Beppe Saronni nella Sassari-Cagliari.
Si corre anche quest’anno, quindi, e già questo fatto è un grande successo per una manifestazione che corre sempre sul filo del rasoio per questioni economiche e organizzative: «Quest’anno dal calendario nazionale sono sparite diverse manifestazioni - ha detto Pilato -, noi abbiamo dimostrato che in Sardegna, nonostante la crisi, sappiamo rimboccarci le maniche. Il problema vero è che mancano gli strumenti legislativi adatti a organizzare grandi eventi, non è che esiste una volontà contraria. Ma stiamo parlando di una settimana che verrà a costare da 700mila a un milione di euro e a febbraio è difficile mettere assieme tutto. Per esempio, le amministrazioni comunali non hanno ancora approvato i bilanci e allora dobbiamo andare avanti con una stretta di mano tra galantuomini. È faticoso anche trovare gli alberghi per una carovana di 600 persone: molti chiedono il pagamento anticipato, altri addirittura per aprire appositamente per noi chiedono una tariffa maggiorata; e magari concedono 90 giorni di dilazione a grandi tour operator che poi falliscono e lasciano milioni di euro di debiti. Per fortuna quest’anno gli sponsor stanno cominciando ad avvicinarsi, abbiamo il Monte dei Paschi e poi c’è la collaborazione con alcune aziende tecniche, prima fra tutte la Wilier Triestina, che ci permette di entrare in un grosso circuito di gare. Il Giro di Sardegna deve servire da traino per il cicloturismo, un movimento che nella nostra isola è imponente e già lo scorso anno ha avuto grandi benefici perché i praticanti hanno scaricato dal nostro sito web le mappe del nostro Giro e hanno affollato le strade».
La settimana sarda di ciclismo quest’anno attraverserà 94 Comuni della Sardegna, con un percorso totalmente nuovo: rispetto allo scorso anno in comune ci saranno soltanto 3 chilometri di strada, quelli dell’ingresso a Cagliari nella tappa conclusiva che vedrà anche il passaggio a Capoterra. Non ci sarà il vincitore del 2009 Daniele Bennati, in compenso ritornerà Ale-Jet Petacchi che dovrà vedersela con Rasmussen e e Garzelli, tanto per fare due nomi qualificati di pretendenti alla vittoria in un campo di partecipanti con 14 squadre iscritte. Un occhio di riguardo anche per i due sardi Alberto Loddo (in gran forma in questo avvio di stagione) e Stefano Usai, che tutti vorrebbero vedere a braccia alzate almeno in una tappa per sfatare la tradizione negativa. Da segnalare anche la presenza della RadioShack, formazione americana con la quale corre Lance Armastrong e molto competitiva anche in assenza del texano.
A fare da contorno alle gare ci saranno una serie di iniziative collaterali finalizzate a coinvolgere diverse fasce di pubblico. Si va da uno spettacolo di danza a tema a un annullo postale su cartoline a tema, a una mostra di quadri fino al tentativo di battere il record della scalata del Monte Ortobene su una sola ruota. Anche quest’anno la Rai ha assicurato una copertura giornaliera con la coppia principe di commentatori Martinello-De Luca, in un palinsesto che verrà perfezionato alla fine di questa settimana.