Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

La campagna riparte su Facebook: tagliare gli stipendi ai consiglieri

Fonte: La Nuova Sardegna
17 febbraio 2010

MERCOLEDÌ, 17 FEBBRAIO 2010

Pagina 9 - Sardegna

Dal 2005 c’è una proposta di legge regionale di iniziativa popolare






CAGLIARI. Dopo un periodo di stallo, è ripartita su Facebook la battaglia del Comitato Lu Puntulgiu, iniziata più di quattro anni fa per ottenere la riduzione degli stipendi e delle indennità dei consiglieri regionali. Già finita di recente nel mirino con le polemiche sull’assenteismo, la classe politica sarda è accusata dal Comitato di aver volutamente congelato la proposta di legge di iniziativa popolare che nel settembre del 2005 fu presentata con 17.300 firme, che da allora «giace senza essere stata mai discussa». Secondo il comitato, rappresentato da Francesco Masu, l’insieme delle indennità e dei vari benefici costituisce una somma superiore di almeno venti volte a quanto guadagna un normale cittadino con un lavoro. Nel concreto, si chiede che l’indennità ordinaria, l’indennità di carica, la diaria e i rimborsi spese dei consiglieri regionali siano ridotti del 40% rispetto a quanto percepiscono i parlamentari.
Attualmente il reddito dei consiglieri regionali è la somma di indennità, diaria e rimborsi. L’indennità netta mensile è di 4062,23 euro, più le ritenute previdenziali (627,31), il contributo per l’assegno vitalizio (1044,44), l’addizionale regionale Irpef (81,79) e la ritenuta fiscale (3187,14). La diaria mensile per il soggiorno a Cagliari è di 4003,11, ridotta di 154,94 euro per ogni giorno di assenza alle sedute del Consiglio e di 129,11 euro per quelle di Commissione. Per gli eletti che risiedono oltre 35 chilometri da Cagliari si aggiungono 1.200 euro. Più 3352 euro al mese per il le spese sostenute per il rapporto tra il politico e i suoi elettori. Per il presidente del Consiglio, i suoi vice, i questori, i segretari, il presidente e il vice delle Commissioni si prevede un’indennità di carica rapportata all’80% di quanto si percepisce per gli analoghi ruoli ricoperti in Parlamento. Si aggiungono 9362,91 euro, suddivise in tre quote quadrimestrali, per far fronte alle spese di documentazione e di aggiornamento.