Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Carboni: «Castello? Un carro armato contro i senegalesi...»

Fonte: La Nuova Sardegna
18 giugno 2008

MERCOLEDÌ, 18 GIUGNO 2008
Pagina 1 - Cagliari


Sarcasmo e consenso tra i presidenti delle circoscrizioni. «A volte è meglio di niente»





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CAGLIARI. I militari a presidiare Sant’Elia? «In assenza di altro anche l’esercito va bene», afferma Paolo Truzzu (An, presidente della circoscrizione di Sant’Elia, La Palma e Poetto). «La percezione di insicurezza è reale - continua - ho ricevuto diverse telefonate anche da altre parti della città, di persone che mi facevano presente situazioni difficili e chiedevano di poter avere un presidio anche da loro». Ma l’esercito risolve il problemi? «Beh, se mi avessero dato duemila posti di lavoro per Sant’Elia sarei stato più felice, ma un presidio è meglio di niente. Probabilmente le risorse sono quelle che sono e poi aspetto di verificare nello specifico le modalità di utilizzo».
Gianfranco Carboni (Pd, reponsabile del parlamentino del centro storico) la butta sul sarcasmo: «Un carro armato lo mettiamo sul bastione di San Remy e uno su quello di Santa Croce... Parlando seriamente direi che Castello non ha affatto problemi di microcriminalità tali da richiedere l’esercito. Poi mi sembra una contraddizione: sino a pochi giorni fa si è detto che la città non dava particolari segni di criminalità e ora si parla quasi di militarizzazione...». Carboni tiene a precisare, però, di «essere per il rispetto della legalità. Ma il nostro ordinamento è chiaro: le forze dell’ordine sono separate dall’esercito e svolgono compiti diversi. Quindi credo che i problemi di criminalità debbano essere risolti con interventi specifici di chi è preposto a questo tipo di operazioni e non da altri. Non credo che l’esercito serva a non far vendere al senegalese dei fazzolettini o a evitare uno scippo. Sembra più una scelta fatta per mascherare altro. Ho letto di chi interpreta questa scelta come un qualcosa di strisciante che poi, pian piano, diventa altro e alla fine ci si ritrova l’esercito a presidiare le manifestazioni dei lavoratori... L’esercito nelle piazze? In realtà tutto questo mi preoccupa, ma per la sicurezza della democrazia». (r.p.)