Sanità. È giallo sui documenti recapitati anche ai defunti
Il Comune: l'Anagrafe fornisce i dati ogni giorno. Da via Bacaredda: al lavoro per trovare la falla La verità sta nel mezzo, ma ancora non viene fuori. Sui casi registrati di tessere sanitarie recapitate a persone decedute anche molti anni fa il Comune declina ogni responsabilità. A rilasciare le carte, infatti, è l'Agenzia delle entrate. L'Ufficio anagrafe del Comune fornisce i dati su nascite e morti agli uffici di via Bacaredda, a loro volta bacino di informazioni per Asl, aziende ospedaliere e altri enti.
«AGGIORNIAMO GLI ELENCHI con regolarità - fa sapere l'assessore ai Servizi demografici, Edoardo Usai - dal 2004 i nostri uffici provvedono quotidianamente alla comunicazione degli eventi anagrafici all'Agenzia delle entrate. L'Inps, le Asl, gli altri enti pubblici che richiedono queste informazioni non possono che contare sull'Agenzia ». Cioè, lo snodo tra Comune e tutto il resto. Il problema sta nel mezzo, dunque. E infatti gli uffici di via Bacaredda stanno lavorando per individuarlo. Forse dipende dal Siatel (Sistema interscambio anagrafe tributarie enti locali), un sistema di collegamento telematico voluto dal ministero dell'Economia e delle finanze che consente lo scambio attivo di informazioni anagrafiche e tributarie fra Amministrazione pubblica centrale e locale. In pratica, i comuni aggiornano i dati anagrafici della popolazione residente, comunicando nascite, decessi, cambi di residenza attraverso un'operazione che si chiama allineamento con l'anagrafe tributaria. Ma se il Siatel non funziona a dovere, tutti i dati immessi nel sistema non si allineano in modo corretto. Da qui gli errori sulle tessere inviate a chi non c'è più. Quelli dell'Agenzia delle entrate, intanto, cercano di sbrogliare la matassa: «Siamo in contatto con Roma per trovare una soluzione». ¦ R. M.