Rassegna Stampa

Il Sardegna

Pirri teme le alluvioni ma i soldi non bastano

Fonte: Il Sardegna
16 febbraio 2010

Alluvione

Due comitati di cittadini contrapposti, fondi insufficienti per i lavori, indennizzi che non arrivano, famiglie “accampate”. Le tracce dell'alluvione del 2008 sono ancora ben presenti a Pirri. All'argomento i Riformatori dedicano una tavola rotonda perché, spiega il leader Massimo Fantola «il problema dell'assetto idrogeologico della municipalità va risolto in maniera definitiva». L'assessore ai servizi tecnologici Gianni Giagoni spiega che per mettere in sicurezza l'abitato «sono disponibili tre milioni (uno del Comune, due della Regione), più altri quattro per l'urbanizzazione di Barracca Manna». «Ne servono altri dodici che non ci sono e bisogna trovarli», sottolinea Claudio Cugusi, consigliere del Pd. «Dove? Alla Regione o in altri posti? Ci sono varie partite aperte, ad esempio la dismissione delle strutture militari o il project financing. Il vero problema è stato consentire l'edificazione spontanea». Tonio Vincis, portavoce del primo comitato, ricorda che «già nel 1700 ci fu un'alluvione con 21 morti. Siamo qui per riappropriarci della politica, non vogliamo altri morti». Un esponente del nuovo comitato, Walter Cabras, propone di collegare la via Mara con il canale di Terramaini per far defluire le acque. La discussione si accende nel finale, quando alcuni cittadini protestano per gli indennizzi che non arrivano. ¦ T.M.