Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Poetto, nuovo progetto per salvare i baretti

Fonte: La Nuova Sardegna
16 febbraio 2010

MARTEDÌ, 16 FEBBRAIO 2010

Pagina 1 - Cagliari



Corsa contro il tempo e ipotesi di spostare in autunno la rimozione




CAGLIARI. «Il decreto “mille proroghe” permette di mantenere la validità delle attuali concessioni demaniali sino al 2015», sottolinea Sergio Mascia, responsabile del consorzio Poetto Services (che raggruppa nove dei venti chioschi del Poetto). Ma questo non risolve il problema dell’ordinanza di rimozione del Comune per mancanza di autorizzazione edilizia. «Certamente no - continua Mascia - ma modifica a nostro favore la situazione».
In questo nuovo quadro, continua Mascia, «rispetto al dicembre scorso c’è una situazione di maggior favore in quanto sposta nel tempo l’obbligo (altrimenti immediato) di un bando pubblico per il rilascio delle concessioni demaniali. E questo rafforza la nostra posizione di fornitori di un servizio per la spiaggia». I nove baretti del consorzio avevano avuto questo tipo di autorizzazione per 332 metri quadrati ciascuno, successivamente altri operatori hanno ottenuto concessioni demaniali simili e non, e anche molto più ampie (come Emerson, comprensivo del servizio ombrelloni). Tutti però, ad eccezione di quest’ultimo, si trovano col problema che ha portato all’ordinanza del Comune. Ma non è detto che l’obbligo della rimozione venga fatta eseguire prima dell’estate. Vediamo.
Mercoledì scorso c’è stata la conferenza di servizio sulla base di una prima richiesta avanzata dal consorzio Poetto, poi respinta in quanto si basava su una determina urbanistica del 1999. «Ma quando noi abbiamo presentato la nostra proposta - spiega Mascia - il consiglio comunale non aveva ancora deliberato i recenti indirizzi per il piano di utilizzo del litorale (Pul), in cui si precisa che le autorizzazioni edilizie saranno concesse sulla base dell’attuale piano urbanistico (Puc). Ora noi stiamo preparando un nuovo progetto sulla base delle indicazioni della conferenza di servizio che ha recepito l’ultimo atto del Comune». In particolare «dobbiamo riformulare un piano per rimuovere i vecchi chioschi e ricostruire i nuovi (di non oltre 30-35 metri quadrati, più spazi d’ombra) nell’area in concessione demaniale. Il tutto con strutture amovibili da smontare dopo il periodo di autorizzazione del Comune (non oltre sei, sette mesi)». Si tratta, va ricordato, di un visto provvisorio, in attesa del Pul definitivo che ha bisogno di vari mesi prima di arrivare a compimento.
Intanto, però, restano alcuni punti interrogativi. In primo luogo c’è da ripresentare la domanda: circa quaranta giorni in quanto occorre rifare il progetto. Vi sarà poi un’altra conferenza di servizio per esaminare le richieste. Dopo, se approvate, occorrerà rimuovere gli attuali baretti, ricordando che la maggior parte dei chioschi ha un blocco centrale in cemento armato. E questo richiederà dai venti ai venticinque giorni di tempo per la demolizione. Infine bisognerà avere il tempo necessaio per montare le nuove strutture amovibili. E a questo punto si sarà già arrivati all’inizio dell’estate. Una circostanza che permette di ipotizzare, come accennato e come possibile scenario, che la rimozione venga posposta all’autunno. (r.p.)