Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Soru voleva affidare un progetto senza gara»

Fonte: L'Unione Sarda
15 febbraio 2010

Tuvixeddu. L'avvocato di Coimpresa, Agostinangelo Marras, dà la sua versione della guerra sul colle 

Il legale: furono i dirigenti a bloccarlo. Non ci opporremo all'archiviazione

Ufficialmente è lì per annunciare che non farà opposizione alla richiesta di archiviazione formulata dal pm e ribadire che la Coimpresa dei Cualbu chiederà comunque i danni alla Regione e ai singoli amministratori. Il motivo vero, però, che induce l'avvocato Agostinangelo Marras a convocare una conferenza stampa al T-hotel è un altro: spostare l'attenzione mediatica dal costruttore Gualtiero Cualbu, e con lui dalla Sovrintendenza, dal Tar, dalla fitta rete di relazioni scoperchiata dalle indagini su Tuvixeddu e, soprattutto dalle intercettazioni telefoniche, per riportarla sull'ex presidente della Regione Renato Soru.
Sì, perché la «grande amarezza» di Cualbu, e l'avvocato Marras lo dice chiaramente, è, proprio questa: «Dopo essersi lamentato per la condotta degli amministratori pubblici attraverso due diversi esposti, si è ritrovato indagato per corruzione, reato che lo stesso pm ha ritenuto insussistente tanto da chiedere l'archiviazione». Tutto vero: l'attenzione della pubblica opinione si è concentrata su quel fronte. Era inevitabile, del resto: proprio la richiesta di archiviazione ha svelato che da oltre un anno la Procura indagava per corruzione Cualbu, il sovrintendente Vincenzo Santoni, la figlia di questi Valeria che lavorava per Cualbu al progetto Tuvixeddu, l'archeologa Donatella Salvi. E poi c'era quell'attacco frontale al Tar del pm Daniele Caria, con un sottofondo, solo accennato ma non per questo meno inquietante, di relazioni pericolose che non poteva passare inosservato.
Ed ecco che, a sorpresa, l'avvocato Marras convoca i giornalisti nel mega albergo di Cualbu: spiega il motivo per cui il costruttore non si opporrà alla richiesta di archiviazione formulata per Soru e l'ex assessore alla Pubblica istruzione Carlo Mannoni, inizialmente indagati per abuso d'ufficio, e così riporta la vicenda all'origine. E cioè: «Nel maggio e nel novembre 2007 abbiamo presentato due diversi esposti affinché si indagasse a tutto campo su un'attività tambureggiante della Regione e del presidente Soru. I provvedimenti si susseguivano a ritmo incalzante, Cualbu li impugnava, il Tar accoglieva i ricorsi, il Consiglio di Stato pure. La Regione diceva di agire per un interesse pubblico», la tutela del colle di Tuvixeddu, «ma questo si scontrava con l'interesse di chi, nel 2000, aveva firmato un accordo di programma» che dava il via libera alla costruzione di un intero rione nella parte alta del colle che ospita la più importante necropoli punica del Mediterraneo. Insomma, «c'erano tutte le condizioni per presentare gli esposti». L'avvocato Marras sottolinea che negli atti c'è una prova solare: Soru intendeva affidare, senza una gara pubblica, lo studio di un progetto alternativo all'architetto Clément per 150.000 euro. «Sono stati i dirigenti e i funzionari a bloccarlo». Così Clément non ha avuto un incarico formale e ha ottenuto solo 50.000 euro versati dalla Fondazione Banco di Sardegna. «Però l'accordo c'era ed era stato fatto personalmente da Soru».
M. F. CH.

13/02/2010