Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Maschere e ratantira aspettando Re Cancioffali

Fonte: L'Unione Sarda
15 febbraio 2010

Carnevale. Ieri il corteo è partito da piazza del Carmine



Nessun carro allegorico ha partecipato alla sfilata. Domani i festeggiamenti per martedì grasso.
Il rumore della ratantira non manca, così come non mancano neanche i colori delle maschere e le stelle filanti. A non esserci semmai sono i carri allegorici ma, spiegano gli addetti che presidiano dietro le transenne ogni incrocio della sfilata domenicale, «quest'anno la manifestazione è in tono minore per solidarietà agli abitanti di Haiti». Scusa comprensibile, di rispetto, il risultato è che tra capo e coda del corteo ci sono un paio di centinaia di costumi in movimento e i ragazzi ai tamburi si devono impegnare più del previsto per attirare i passanti con il proprio ritmo.
IL PERCORSO La partenza in piazza del Carmine è alle 18: oltre ai gruppi dei quartieri - dove spiccano Stampace e Villaggio pescatori e altri rioni del centro storico - anche qualche famiglia appena arrivata dallo stadio Sant'Elia, dopo la partita del Cagliari. Poi il percorso per le vie dei negozi: Largo Carlo Felice, via Manno, via Garibaldi, via Sonnino, via Roma e di nuovo piazza del Carmine. Un anello di circa tre chilometri, che le maschere percorrono in due ore e mezza esatte, fermate (negli incroci principali e nelle piazze) comprese.
LE MASCHERE Nel gruppo, oltre ai costumi bicolore dei percussionisti della ratantira, qualche travestimento legato all'attualità e tanti classici. C'è Obama e c'è Berlusconi, ci sono gli infermieri e i finti arabi con tunica e turbante, i ragazzi vestiti da bambini e da donne. Poi un gruppo amante dei cartoni animati degli anni Ottanta e Novanta: qualcuno è vestito da “Power ranger”, un altro da Sampei. Il corteo in via Sonnino si divide in tre: la folla si diluisce lungo la strada, qualcuno si attarda in una guerra a base di bombolette spray. «È la nuova moda», commenta un agente della polizia municipale impegnato nel servizio di controllo della sfilata.
GLI SPRAY Una moda che alimenta un piccolo business sommerso dove una bomboletta di neve finta costa un euro e cinquanta centesimi. I venditori sono organizzati: a ogni angolo c'è qualcuno che propone una confezione, mentre la sfilata è seguita da quattro-cinque ragazzi con altrettanti carrelli da supermercato pieni fino all'orlo. Una dura pochi minuti, il tanto giusto per coprire di schiuma chi cammina vicino o le macchine parcheggiate. O come nella sfilata di giovedì grasso, abbastanza per mandare all'ospedale un tenente del corpo di polizia municipale: un uomo di Sarroch alla fine della manifestazione ha puntato lo spray negli occhi dell'agente (una donna), che è finita al pronto soccorso. Il risultato: la vittima in divisa ha riportato lesioni alla cornea.
Ma il Carnevale cagliaritano non è ancora finito: domani ci sarà quello dedicato ai bambini (alle 10, nella Galleria Umberto I del bastione di Saint Remy) poi alle 17 un'altra sfilata con partenza in piazza Matteotti e conclusione in piazza del Carmine, con il rogo di Re Cancioffali. ( m.r. )

15/02/2010