Corte d'appello. Ieri le arringhe dei legali dei sedici imputati 



Sono proseguite ieri mattina, nell'aula della corte d'appello di Cagliari, le arringhe degli avvocati difensori al processo a carico dell'ex direttore dell'ufficio Tutela del paesaggio Lucio Pani, condannato nel 2008 a sette anni e mezzo di reclusione per falso ideologico, abuso d'ufficio, truffa e corruzione, e altre quindici persone.
Nelle scorse udienze il Procuratore generale Licina Serra ha chiesto la conferma della sentenza per tutti gli imputati tranne che per il presidente della Provincia Graziano Milia, che era stato assolto in primo grado. Nel processo d'appello l'accusa ha invece sollecitato la condanna a un anno dell'amministratore. Per tutti gli altri verdetto di condanna da confermare. Richieste contestate dai legali della difesa, che come già avevano fatto in primo grado hanno tentato di smontare pezzo dopo pezzo il castello accusatorio. All'udienza di ieri è stato il turno degli avvocati Maurizio Scarparo, Leonardo Filippi, Denise Mirasole, Simona Chelo, Paolo Sestu e Michele Loi. Tutti hanno concluso chiedendo ai giudici della corte d'appello di assolvere i propri assistiti.
Il processo riprenderà il 18 febbraio, quando sono in programma le ultime arringhe degli avvocati difensori, tra cui Guido Manca Bitti e Massimiliano Ravenna, che tutelano proprio Lucio Pani. Poi verrà fissata un'ulteriore udienza per eventuali repliche, dopo la quale il collegio si ritirerà in camera di consiglio per la sentenza. La vicenda è legata a una serie di concessioni edilizie in sanatoria, autorizzazioni paesaggistiche e finanziamenti non dovuti.

12/02/2010