Rassegna Stampa

Il Sardegna

Aree militari, Sant'Elia e campus dal sindaco chiamata in Regione

Fonte: Il Sardegna
10 febbraio 2010

Comune. Floris: «Ho già pronte le proposte sul futuro della città da portare in viale Trento, presto un incontro»

Dibattito sulle servitù dismesse. «A Cappellacci reiterate le richieste già fatte a Soru»

Ennio Neri ennio.neri@epolis.sm ¦

Servitù militari, Sant'Elia e campus universitario. Solo alcuni dei nodi politici cittadini che il sindaco Emilio Floris dovrà affrontare con la Regione. In ballo la città del futuro: il restyling di Sant'Elia, Marina piccola, Molentargius, ma anche l'area verde tra villa Tigellio, l'ospedale San Giovanni di Dio e il carcere di Buoncammino. L'incontro è previsto nei prossimi giorni, come ha spiegato ieri in aula il sindaco Floris, al termine del lungo dibattito sulle servitù militari.
IL PRIMO cittadino è impegnato da 15 giorni nella redazione di schede, una per ogni “nodo”, sullo sviluppo della città del futuro. Un ruolo chiave è quello delle aree militari in via di dismissione: qualcuna è già in mano alla Regione, altre arriveranno. «Avevamo fatto una richiesta di incontro sulle aree militari a Soru e per essere sicuri che non sia stata smarrrita l'abbiamo reiterata al presidente Cappellacci», racconta il sindaco, «quella delle servitù è solo una partite dentro un confronto più ampio con la Regione che comprende altre importanti partite come Calamosca, Sant’Elia, Monte Urpinu e Molentargius ».
FLORIS mette in evidenza l'importanza di due aree strategiche: la prima è “il tirante” che va dall'ospedale San Giovanni di Dio al carcere di Buoncammino (che coinvolge siti delicati come l'ospedale militare, villa Tigellio, l'anfiteatro romano e l'orto dei cappuccini) per la quale il sindaco ipotizza un utilizzo in chiave museale o di valorizzazione della presenza degli studenti in città. La seconda invece è l'area che va da Marina piccola a Sant’Elia: in questo caso l'obiettivo annunciato è il recupero della fortezza di Sant'Ignazio («dove c’è il miglior panorama della città»).
E C'È L'OK per la trasformazione della caserma Ederle di viale Calamosca in hotel e per l'estensione della galleria comunale attraverso l'incameramento dei magazzini del vestiario di viale San Vincenzo («per esporre finalmente tutti i beni della collezione Ingrao») dove si potrebbero realizzare anche alcune officine di restauro. Sì all'edilizia agevolata e anche alla cessione di alcuni beni per “fare cassa”. «I tempi sono più che maturi», ha concluso Floris, «spero di condurre al meglio le trattative, e sono certo che dall’altra parte troverò persone che ci ascolteranno ». Maurizio Porcelli, che ha presentato l'interrogazione in conclusione dei sopralluoghi effettuati dalla commissione Cultura nelle aree dismesse, soddisfatto dell'impegno verbale del sindaco, non ha ritenuto opportuno mettere al voto un ordine del giorno ad hoc. ¦