Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Il parassita-killer mette a rischio il futuro delle palme

Fonte: L'Unione Sarda
9 febbraio 2010

Allarme per gli alberi



Misura solo pochi millimetri, ha il dorso rosso scuro con delle macchie nere, e un lungo rostro ricurvo. Il nome di questo micidiale parassita, che sta distruggendo anche le palme di Cagliari, è “Punteruolo rosso delle palme”: un coleottero originario dell'Asia meridionale.
LA MINACCIA Il pericolo di vedere compromesso irreparabilmente il patrimonio di palme della città è concreto: un danno che sconvolgerebbe il paesaggio urbano di Cagliari, a partire da via Roma e dal Poetto.
In Sicilia, ad esempio, le palme abbattute sono già 19 mila, con una spesa di oltre sette milioni di euro. In Sardegna le prime manifestazioni (soprattutto in Ogliastra, dove gli alberi interessati sono stati 450, e tra Pula e Capoterra, con una settantina di casi) sono datate 2006.
E ora, per quel che riguarda il capoluogo sardo, a preoccuparsi è soprattutto la seconda Circoscrizione, in quanto zona d'ingresso della città.
LA PREVENZIONE Per Riccardo Laconi, biologo e presidente della commissione Ambiente e Verde pubblico della circoscrizione 2, bisogna correre immediatamente ai ripari: «È necessario potenziare il Servizio fitosanitario regionale dotandolo di tecniche, mezzi e risorse. Occorre stanziare somme, stimate in circa 300 mila euro, che consentiranno notevoli risparmi e risultati positivi. Il Servizio dovrà vigilare all'ingresso dei porti e dei vivai, per identificare gli esemplari infetti, ed avviare una campagna d'informazione, affinché anche i privati cittadini possessori di palme possano segnalare gli esemplari sospetti alle autorità competenti».
LE TRAPPOLE Per la pianta infestata dal Punteruolo, che assume un caratteristico aspetto “ad ombrello aperto”, non c'è scampo: dev'essere immediatamente abbattuta e bruciata.
Tutte le tecniche sperimentate, dalla lotta chimica all'endoterapia (iniezioni d'insetticidi sul fusto della palma), fino alle tecniche di lotta biologica e all'uso delle microonde, sono risultate inefficaci, oltre che costose. «L'unica soluzione - prosegue Laconi - sembrano essere le trappole a feromoni, che consentono la cattura dei parassiti. Dovranno essere sistemate soprattutto nelle zone cuscinetto tra Cagliari e Capoterra, come la statale 195».
FRANCESCO FUGGETTA

09/02/2010