Sant'Elia. Il sindaco: «La questione va definita». Cellino: «Sono pronto a pagare»
Verso l'accordo extra-giudiziale tra Comune e Cagliari calcio
La questione dei debiti maturati dalle precedenti dirigenze tra il 1970 e il 1994 è stata già oggetto di una sentenza.
Le vicende legate a stadio (nuovo) e debiti (vecchi) devono viaggiare separate. Almeno su questo Comune e Cagliari calcio si dicono d'accordo. Anche se questa visione può valere solo per una delle due parti in causa, visto che la società rossoblù è obbligata a definire la questione dei canoni d'affitto reclamati dall'amministrazione se intende partecipare alla gara per l'affidamento del diritto di superficie sul Sant'Elia o addirittura ambire all'assegnazione diretta, che è prevista dal disegno di legge di riforma attualmente all'esame del Parlamento.
IL VERTICE Della questione si è riparlato ieri mattina, nel corso di un vertice svoltosi in Comune tra il sindaco Emilio Floris, il presidente Massimo Cellino e l'assessore agli Affari legali Giuseppe Farris. Un incontro definito «proficuo» dalle parti, che è servito per gettare le basi in vista di un accordo extra-giudiziale, che dovrà nei prossimi giorni essere definito dagli avvocati.
IL SINDACO «La questione dei canoni non pagati va certamente risolta, a prescindere dal futuro del Sant'Elia - commenta il primo cittadino - e su questo ha convenuto anche il presidente Cellino. Per quel che riguarda il periodo compreso tra il 1970 e il 1994 si è già pronunciato un Tribunale (che ha dato ragione al Comune) e credo che non resti che seguirne le prescrizioni. Sul periodo relativo agli ultimi 16 anni c'è la volontà di trovare un accordo, anche se le posizioni restano per ora distanti».
LA CIFRA In ballo ci sono circa 900 mila euro reclamati dall'amministrazione per affitti non pagati dalla società.
Che ha sempre replicato sostenendo di vantare crediti persino superiori, derivati dall'esecuzione di lavori straordinari nell'impianto sportivo, che si sarebbero resi necessari per non pregiudicarne l'utilizzo e l'omologazione per i campionati di serie A.
LA SOCIETÀ «Credo che la soluzione migliore sia affidarsi a un arbitrato da far svolgere nel più breve tempo possibile - ha detto il presidente Cellino a fine riunione - al sindaco e all'assessore Farris ho ribadito la disponibilità di concludere immediatamente questo dissidio, che va inutilmente avanti da anni. E ho anche convenuto sul fatto che si deve chiudere indipendentemente dalla questione legata al nuovo stadio. Il Cagliari calcio non vuole debiti».
I PROGRAMMI Specie ora che, come preannuncia il presidente, alle porte ci sono programmi di espansione: «Entro le prossime settimane annuncerò un progetto che farà felici i tifosi - ha concluso - un qualcosa che potrà consentirci di fare il salto di qualità. Se saremo anche fortunati, potremo ritagliarci un posto stabile tra le prime squadre d'Italia». (a. mur.)
09/02/2010