Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

L'archeologa e le tombe di Tuvixeddu

Fonte: L'Unione Sarda
9 febbraio 2010

Intercettazioni. Dialogo tra la direttrice degli scavi archeologici Salvi e una collega

La disputa sull'origine e sulla posizione dei nuovi sepolcri

I ritrovamenti fuori dalla zona tutelata dal vincolo del 1997 non erano stati segnalati dalla Soprintendenza.
L'impresa Cualbu vuol costruire e può farlo: l'accordo di programma firmato con Regione, Comune e Soprintendenza dà il via libera alla realizzazione dei palazzi nella parte alta di Tuvixeddu, a ridosso della necropoli punica sottoposta a tutela dal 1997. Succede però che gli archeologi trovino nuovi reperti fuori della zona vincolata e che la Regione decida di estendere la protezione, con ciò bloccando i lavori di Cualbu. Il nuovo vincolo viene discusso durante i lavori della neonata commissione regionale per il paesaggio: la riunione si conclude con un solo voto contrario, quello del soprintendente Vincenzo Santoni che in quell'occasione nega i numerosi ritrovamenti fuori dalla zona vincolata.
Questo è il centro dell'inchiesta su Tuvixeddu che, dopo mesi di indagini, si divide in due tronconi: da un lato Santoni resta indagato per tentato abuso d'ufficio e falso ideologico per via del voto espresso in commissione; dall'altro il pm Daniele Caria chiede il proscioglimento (deciderà il gip Roberto Cau) per il costruttore Gualtiero Cualbu, la figlia del soprintendente Valeria Santoni, la direttrice degli scavi archeologici Donatella Salvi (per i quali è stata ipotizzata la corruzione per via dell'assunzione della figlia di Santoni da Cualbu e del voto dello stesso Santoni favorevole a Cualbu), l'ex governatore Renato Soru e l'ex assessore Carlo Mannoni (inizialmente indagati per abuso d'ufficio dopo la denuncia di Cualbu che contestava il progetto alternativo di un parco archeologico firmato da Jilles Clément e che ha tempo fino a venerdì per opporsi all'archiviazione, nel qual caso il giudice fisserà un'udienza).
Il nuovo vincolo tiene dunque conto dei ritrovamenti recenti e proprio di questo parla, in una delle tante telefonate intercettate, la direttrice degli scavi Donatella Salvi con una sua collega: i ritrovamenti fuori dall'area già vincolata smentiscono la Soprintendenza.
Salvi: e allora?
Collaboratrice: ci sono effettivamente dei tagli nella roccia che sembrano tagli di cava, però il soggetto della foto è un cilindro in laterizio dal diametro di un metro circa, la base di un cilindro in laterizio tagliato poi dalla parte del canyon che sembrerebbe l'imboccatura di qualcosa se non fosse che sta poggiando su roccia.
Salvi: ah.
C: la situazione qui è particolarissima perché ci sono due cisterne tagliate, in posizione speculare, una dalla parte del cantiere e una dalla parte....
Salvi: sì, è vincolata quella che è interna.
C.: di via Bainsizza.
Salvi: l'altra non è vincolata, sì.
C.: sì, ecco.
Salvi: no, quella che dà verso il parco.
C: ah, allora qui siamo a destra della cisterna tagliata di via Bainsizza e c'è la roccia modellata con dei gradini e sulla roccia sta poggiando un cilindro, ripeto, del diametro di un metro, un metro di laterizio in parte tagliato e conservato per circa... nella parte in cui è conservato meglio per circa 45 centimetri.
Salvi: sì.
C: non so... un silos, il fondo di un silos, c'è ceramica a vernice nera.
Salvi: la cosa che mi interessava di più sulla base di queste fotografie, è che questi tagli...
C: sì.
Salvi: non siano tagli antichi.
C: non sono sicuramente tombe.
Salvi: ho avuto l'impressione che fossero proprio gli avvii di quando è stato tagliato il canyon.
C.: però.
Salvi: come se fossero tagli fatti mentre si scavava il canyon.
C: in realtà così, a sentimento, le direi di no... in stratigrafia c'è ceramica, va beh, antica, questo non può essere, cioè, non è sicuramente determinante...
Salvi: tutto il piano di via Bainsizza, anche se molto saltuariamente ha dato del materiale... un pezzo d'anfora... però ha tutta una serie di tagli... certamente qualcuno ha operato lì...
C: e sicuramente fanno parte di quella serie... però sto pensando, Giorgio Todde (il medico scrittore) a un convegno aveva fatto vedere una foto e aveva parlato di una sepoltura che si affacciava sul catino, potrebbe essere questa... è strano però che non sia stato segnalato tra le cose che le hanno mandato.
Salvi: forse lui non l'ha visto oppure non l'ha considerato di interesse.
C: non averlo visto è impossibile.
Salvi: ha capito che non era archeologico, che vuoi che ti dica.
C: ho capito, comunque domani mattina glielo porto.
Il coinvolgimento della Salvi nell'inchiesta (in via di archiviazione) è legato al fatto che soltanto e su specifico sollecito del direttore dei beni culturali Garzillo, ha evidenziato che una parte considerevole dei ritrovamenti di tombe successivi al 1997 è localizzata fuori dall'area tutelata.
MARIA FRANCESCA CHIAPPE

09/02/2010