SABATO, 06 FEBBRAIO 2010
Pagina 1 - Cagliari
Poetto. Tutti d’accordo che vadano demoliti ma subito ricostruiti secondo legge
«Non si può immaginare la spiaggia senza quei locali»
CAGLIARI. I baretti saranno demoliti, ma se la burocrazia non farà danni entro l’estate 2010 potrebbero essere ricostruiti. Lo scenario che sembra molto ottimista è di Andrea Scano, Pd, vicepresidente della commissione urbanistica del consiglio comunale. I tempi tecnici, spiega Scano, lo consentono, «la burocrazia richiede una serie di passaggi. Il piano di utilizzo del litorale (Pul) deve diventare definitivo, il Pul deve essere poi approvato dalla Regione. Le previsioni non sono facili, ma io azzarderei un po’ di ottimismo». Inutile rilanciare le lamentele sui ritardi, i vuoti amministrativi, la necessità di agire non in nome di un lungimirante progetto urbanistico ma perché la magistratura ha ordinato la demolizione dei bar sul mare cresciuti senza regole, a svantaggio anche dell’uso comune della spiaggia.
Dunque, che fare? Un Poetto senza baretti è difficile da immaginare: sono una caratteristica della città sul mare. Il punto è che i baretti non hanno bisogno di essere smisurati, costruiti sul cemento, troppo diversi per fare bellezza, per mantenere l’immagine e il piacere della città sul mare. Ce la farà il Comune a tenere il passo coi desideri dei cagliaritani? La frequenza estate-inverno del Poetto non può lasciare dubbi sul fatto che i cagliaritani vogliano poter andare al mare in qualunque momento coi servizi che nel tempo si sono insediati. Paolo Carta assessore alle Attività produttive: «Si siamo impegnati moltissimo per promuovere gli incontri necessari a trovare le soluzioni. La soluzione è un po’ complessa, io spero vivamente che i concessionari possano essere messi in condizione di lavorare. Se non ci sono loro nessun altro è titolare di concessioni analoghe al Poetto, le loro scadono nel 2012. E io dico che il Poetto, senza di loro, è vuoto. Le nuove concessioni non sono impossibili: soltanto molto lontane nel tempo perché l’iter del Pul è lungo. Siano chiare due cose: gli abusi vanno sanati, i concessionari vanno aiutati».
Il vicesindaco Maurizio Onorato: «C’è l’impegno dell’amministrazione a salvare i baretti, è impensabile immaginare il Poetto senza i baretti, ma se è vero che non bisogna eliminarli dal Poetto, è verissimo che ci vuole finalmente una regola. Il Pul appena approvato è il punto fermo da cui ricominciare». Ninni Depau capogruppo del Pd in consiglio comunale: «Siamo d’accordo che i baretti vadano adeguati. La loro crescita disordinata è stata possibile per il buco normativo e si è creata una situazione di fatto, secondo noi la soluzione era un Pul trasparente, il tentativo di tenere presente quel che era successo negli anni era giusto. Quel che è stato incredibile, invece, è la confusione fatta fino a poco tempo fa attorno al Pul».