Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Abbanoa, in mano ai legali la vertenza dei precari

Fonte: L'Unione Sarda
16 giugno 2008

Mercoledì incontro tra Comune, Autorità d'ambito e società di gestione dell'acqua


Le speranze dei precari dell'acqua sono tutte rivolte verso l'esito dell'incontro tra Comune di Cagliari, Abbanoa, Autorità d'ambito e sindacati che si terrà mercoledì prossimo. Per gli ex operatori del telecontrollo si potrebbe profilare l'uscita dal limbo dove si trovano sospesi ormai da tanti mesi. La soluzione, in attesa che si costituisca Abbanoa service, la società comunale che dovrebbe assumere i dipendenti di Multiservizi che si occupavano della lettura e riparazione dei contatori dell'acqua, potrebbe essere «l'assunzione temporanea all'interno di Abbanoa. Per quanto riguarda la società, l'Autorità d'ambito aveva espresso i suoi dubbi sulla sua legittimità all'Avvocatura dello Stato».
Sullo stato della vertenza ha fatto il punto Pietro Cadau, direttore generale del Comune, a margine del convegno “Lavoro flessibile e precariato nella Pubblica amministrazione” promosso ieri dall'Assessorato comunale al Personale in collaborazione con la rivista Diritto e pratica amministrativa del Sole 24 Ore. «La questione ora è stata trasferita all'Avvocatura generale di Roma», ha precisato Cadau. «Per il 26 giugno, invece, è stata fissata l'assemblea dei soci di Abbanoa, ovvero i Comuni».
L'incontro di ieri, al quale hanno partecipato Gaetano Berretta e Paolo Evangelista, rispettivamente sostituto procuratore generale e vice procuratore della Corte dei Conti lombarda, ha fornito l'occasione per analizzare sotto la lente d'ingrandimento il mondo del precariato nella pubblica amministrazione e, in particolare, nel Comune di Cagliari. È stato anche «un momento di formazione dello stesso personale», ha messo in rilievo il sindaco Emilio Floris.
L'assessore al Personale Giuseppe Farris, a proposito di stabilizzazioni, ha parlato di «situazione paradossale, partendo dal presupposto che il lavoro flessibile, da quando la giunta Floris si è insediata nel 2001, si è articolato da una parte nella somministrazione di lavoro, con l'inserimento di molti giovani, dall'altra nel ricorso ai cantieri regionali del lavoro. Il paradosso sta nel fatto che, per poter partecipare al bando per la stabilizzazione, i giovani non avevano maturato i requisiti richiesti, di cui i precari dei cantieri regionali erano invece in possesso. E la situazione non cambierà, come ha già lasciato intendere il ministro Brunetta». Le figure al momento «flessibili a vario titolo sono oltre duemila, anche se è difficile quantificarle in maniera esatta. Lavorano negli uffici del Personale, Bilancio, Viabilità e traffico e della Polizia municipale».
MARIANGELA LAMPIS

14/06/2008