Sant'Elia Presentata un'interrogazione
La zona franca urbana di Sant'Elia non decolla. Alcuni provvedimenti del Governo potrebbero snaturare il disegno originario sulle zone franche urbane e i consiglieri del gruppo consiliare del Pd hanno deciso di presentare un'interrogazione al sindaco Emilio Floris per chiedere chiarimenti sullo sviluppo e l'insediamento di nuove imprese e soprattutto sulla rivitalizzazione del rione.
LE RICHIESTE Gli esponenti del Pd, capitanati da Ninni Depau, chiedono dunque che «la zona franca urbana non venga snaturata trasformandosi nell'ennesima beffa per gli abitanti di Sant'Elia e dell'intera città» e di inserirla «in un sistema coordinato di interventi, per dotare il quartiere delle aree attrezzate necessarie perché sia realmente in grado di attrarre nuove attività economiche e produttive». I consiglieri del Pd propongono anche di creare una mappatura delle proprietà immobiliari pubbliche (Comune e Area in particolare) evidenziando così quelli abbandonati, per fare in modo che in quelle aree possano trovare sede legale e operativa le nuove imprese. Inoltre, il Partito democratico teme che possano andare persi i finanziamenti destinati al quartiere di Sant'Elia.
IL PROBLEMA I timori del Pd, ma anche dell'amministrazione comunale di Cagliari (il sindaco Emilio Floris di recente ha preso parte ad alcuni incontri a Roma), nascono dalle notizie che arrivano dalla capitale. Dopo lo stanziamento di oltre due milioni di euro per avviare la zona franca urbana a Sant'Elia e la firma dei contratti con il ministero dello Sviluppo, con il decreto mille proroghe si è introdotta una norma che, sostengono i consiglieri del Pd, «da un lato snatura le Zone franche urbane - trasformando l'esenzione fiscale in contributo - dall'altro riduce i fondi a disposizione delle imprese in quanto il contributo è tassabile».
02/02/2010