Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Un camper distrutto è la loro casa

Fonte: L'Unione Sarda
2 febbraio 2010

La storia. I loro soldi? Bloccati nel conto postale. Il furgone disintegrato in un incidente

Il calvario di due giovani costretti a vivere nel piazzale Cis

Il calvario è cominciato il 5 gennaio quando un ramo sporgente in viale Merello ha distrutto il mezzo. Colpa dell'autista, per i vigili.
Lei legge un fumetto di Dylan Dog, lui, nel frattempo, cucina pasta e fagioli. Niente di strano se non fosse che la scena si svolge nei parcheggi Cis dove lui, Piermassimo Piras, 41 anni di Cuneo («Ma, come dice il mio cognome, di origini sarde, esattamente di Gonnosfanadiga», chiarisce), e lei, Veronica Cesarato, 18 anni di Padova, sono costretti a vivere da quasi un mese. Sono le undici di notte, passa da quelle parti un clochard . «Avete qualche spicciolo?», chiede. Piermassimo tira fuori due euro. «Anche noi viviamo di elemosine. Ma, forse, ora lui ne ha più bisogno di noi».
LA STORIA Un calvario cominciato con il loro arrivo nell'Isola. Dopo aver comprato un furgone il 23 novembre, lo trasformano in un camper e vengono in Sardegna: hanno intenzione di vendere i prodotti di artigianato che fanno con le loro mani. Ma da subito i loro piani saltano. «Purtroppo», racconta Veronica, «abbiamo perso il libretto delle Poste dove abbiamo depositato un po' di soldi. Quel denaro ci sarebbe stato necessario per acquistare il materiale. Ma alle Poste ci hanno detto che non potevano darci niente prima del rilascio del duplicato. Cosa che richiede tre mesi di tempo. Per noi un problema gigantesco: speravamo di vendere qualcosa nel periodo natalizio e raccogliere un po' di soldi. Poi, saremmo dovuti partire per la Puglia e per la Spagna».
L'INCIDENTE Come se non bastasse, il 6 gennaio, mentre percorrono con il camper viale Merello, un ramo sporgente distrugge il mezzo. Il furgone è andato, la coppia riesce soltanto a spostarlo nel piazzale Cis. Rimetterlo a posto? Impossibile. Ottenere un risarcimento dal Comune? «I vigili urbani sostengono che l'incidente è avvenuto per la non destrezza dell'autista. E, quindi, non abbiamo diritto a risarcimenti. Non credo che sia giusto: chi abita in quella zona mi ha raccontato che, qualche giorno prima, lo stesso ramo aveva danneggiato una betoniera». Il danno, la beffa. Anzi, le beffe. «Dobbiamo anche pagare il parcheggio», racconta Piermassimo con un sorriso rassegnato.
I PROBLEMI Ma non sono certo queste le difficoltà maggiori. Entrambi sono alle prese con gravi patologie. E non riescono ad avere neanche le cose che per quasi tutti sono scontate. «Non riesco neanche a farmi una doccia», interviene Veronica. Dove prima c'era la copertura del camper, ora c'è un telone azzurro: serve a proteggere dal freddo quell'improvvisata camera da letto (che ospita anche tre cani). «Certo che soffriamo il freddo. Ma che cos'altro possiamo fare?».
MARCELLO COCCO

02/02/2010