Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Piazza Craxi? Non merita di essere ricordato»

Fonte: L'Unione Sarda
29 gennaio 2010

Ancora decine di messaggi nell’ultimo giorno di sondaggio riservato ai lettori

Nel terzo (e ultimo) giorno di sondaggio per scoprire la volontà dei lettori
sulla proposta di intitolare una piazza o una via pubblica alla memoria di Bettino Craxi, il trend non cambia. Nel senso che una larga maggioranza di chi ha inviato mail o sms sull’argomento, si dichiara fermamente contrario.
«No, non sono d’accordo», scrive un lettore, «cosa ha fatto per l’Italia? Niente, perché le conseguenze di quegli anni le stiamo ancora pagando ». Un altro si limita
a dire: «Niente piazza per Bettino», mentre un altro ancora rimanda «ai posteri
l’ardua sentenza».
Un altro, favorevole, argomenta così: «Se hanno intitolato una via a chi, complice silenzioso e consenziente dei massacri degli italiani nelle foibe, preferisco passare in
via Craxi che in via Togliatti ». Donatella, da Cagliari, è possibilista: «Perché negare una strada a Bettino Craxi? Ormai non siamo più noi a giudicare quello che ha
fatto, ora spetta al Signore ».
Per Massy, invece, «se tv e stampa dicono il vero, mi risulta che Craxi fosse un fuorilegge che s’impadronì dei nostri soldi per fare la bella vita da latitante. Non è il caso di dedicargli una piazza». Giuliana è quasi evangelica: «Una strada a Craxi? E perché non al buon ladrone? Almeno lui si è fatto processare!».
Per Lucio Melis «è assolutamente diseducativo intitolare una via o una piazza a un corruttore e ladro quale “Bottino” Craxi condannato dai tribunali e poi fuggito». Persino i socialisti di Villasor non sono d’accordo: Giorgio, presidente del locale circolo, si chiede «se a Cagliari non ci siano problemi più importanti».
Matteo grida alla «vergogna. Non si può riabilitare un pregiudicato, così come quelli che sono ancora in circolazione». D’accordo con lui è Alice: «È un oltraggio agli onesti cittadini pensare di intitolare una via o una piazza a Craxi». Un anonimo
lettore, che scrive via mail, ricorda «i fatti criminosi dei quali si macchiò l’ex presidente del Consiglio. Mi permetto anche di sottolineare un piccolo aspetto sicuramente solo italiano: i socialisti di destra. Cose mai viste».
Per Alessio Pinna, studente in Giurisprudenza, «Craxi era un politico corrotto e sotto il suo governo l’Italia raddoppiò il debito pubblico. È vergognoso che qualcuno parli di lui senza ricordare di quanto abbia tradito la fiducia degli italiani».