Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Polemiche e accuse: chiude il centro per gli adolescenti

Fonte: L'Unione Sarda
28 gennaio 2010

Pirri. La Carovana



Nella sede della cooperativa sociale “La Carovana” si inizia a fare il trasloco. Dopo dieci anni di attività, il coordinatore del servizio Claudio Zasso è costretto a chiudere i battenti del suo centro di aggregazione per adolescenti. E lo fa presentando, nel teatro dell'ex Vetreria, un video-documento, “Pirrinciulendi”, risultato del lavoro realizzato dai suoi ragazzi. Ma è soprattutto l'occasione per togliersi qualche sassolino dalla scarpa.
STORIA TRAVAGLIATA La storia della cooperativa è travagliata: nel 1999 vince una gara d'appalto triennale per la gestione del servizio, e inizia l'attività nella sede della scuola media “Dante Alighieri” a Santa Teresa, dove rimane fino al 2006. Una trentina di adolescenti frequentano la sede e per un periodo anche alcuni bambini. Col tempo iniziano ad arrivare ragazzi da altri quartieri, non solo da Santa Teresa.
IL SOCIOLOGO «Un sociologo», racconta Zasso, «ci consigliò di parlare con tutti i referenti del tessuto sociale. Così ci mettemmo in contatto e iniziammo a collaborare con le famiglie, le scuole, le biblioteche, i consultori». Ma dopo la scadenza del primo rinnovo triennale dell'appalto, le cose iniziano a cambiare: i contributi arrivano a singhiozzo e La Carovana non può più ragionare a lungo periodo.
IL TRASFERIMENTO Poi il trasferimento nell'ex Vetreria di Pirri, dove nascono subito degli attriti con i gestori. Nel 2009 l'amministrazione comunale decide di dare una svolta, offrendo 5000 euro per sei mesi, con il suggerimento di rendere a pagamento i servizi offerti. Zasso si rifiuta, e i genitori infuriati raccolgono 700 firme per protestare. A quel punto - riferisce Zasso - lo scontro con l'assessore alle Politiche Sociali Anselmo Piras e con la capo area dei Servizi al Cittadino Ada Lai, è palese. «Gli unici che ci hanno supportato sono stati il presidente e i consiglieri della Municipalità di Pirri, che hanno sopperito alle mancanze del Comune».
«SIAMO CRESCIUTI QUI» L'amarezza di Zasso si riflette in quella dei suoi ragazzi: «Siamo cresciuti qui, abbiamo sempre svolto delle attività interessanti. Se lo chiudono, di ragazzi per strada se ne vedranno il doppio», dice Maurizio Siddi. «Siamo delusi», interviene Lorenzo Marzi. «Se potessi fare una domanda al Sindaco, gli chiederei cosa intende fare, di utile, al posto della Carovana».
FRANCESCO FUGGETTA

28/01/2010